Anche l’appuntamento a Sarmede con il Festival Internazionale dell’arte di strada, alla sua 33ma edizione, è stato annullato, ma la Pro loco afferma: non a causa del Covid 19.
Tuttavia sempre per motivi di “sicurezza”, di transenne e pannellature, che hanno provocato anche spaccature in seno alla stessa Pro Loco e le dimissioni del direttore artistico e vice presidente Danny Masutti con la diffusione di un comunicato da cui però il resto del Cd ha preso le distanze, in quanto non concordato e non discusso nei termini.
La formula dell’evento è conosciuta ai più con la presenza di artisti di strada, laboratori ludici e creativi destinati ai più piccoli, bancarelle di artigianato artistico di qualità e gastronomia locale e d’altri tempi per tutta la famiglia.
Si doveva gestire il problema de Covid 19, e Danny Masutti in concerto con il consiglio in tre mesi ha guidato il gruppo verso soluzioni che portassero a un esito positivo.
Si sono susseguiti fin dal mese di giugno con gli Enti componenti la Commissione pubblici spettacoli che non avrebbero mai evidenziato alcun segnale preoccupante, soprattutto alla luce della formula che è stata sempre la stessa fin dall’inizio.
Sull’altezza delle pannellature di sicurezza che secondo Masutti avrebbero delimitato le aree in modo leggero e non invasivo con lo scopo anche di impedire la visione degli spettacoli dall’esterno di queste isole, è avvenuto lo stallo organizzativo “con il blocco di qualsiasi mediazione”.
La Commissione ha deciso di concedere il permesso alla manifestazione con il vincolo di installazione di transenne basse (alte 1 metro) anziché pannellature più alte. “Tale imposizione ha però vanificato, nei fatti, la necessità di impedire la tentazione di fermarsi fuori ad osservare ciò che si doveva ovviamente godere stando seduti all’interno dello spazio riservato” afferma Masutti.
Per questo la Direzione artistica/organizzativa ha vissuto tutto questo in maniera molto negativa, come un fulmine a ciel sereno. Danny Masutti si è dimesso dal suo ruolo specifico di direttore artistico e organizzativo della manifestazione ed anche dal CdA dell’Associazione Pro loco di Sarmede.
Da parte sua la presidente Mara Tavian avrebbe voluto un esito diverso: “Comprensibile lo stato d’animo del direttore artistico, che ha reagito d’istinto, ma secondo noi non è giusto e prendiamo le distanze. Una parte di verità c’è. La commissione ha valutato che le ipotesi di “copertura” anti covid potessero creare ostacolo in caso di emergenze eccezionali. Ma le limitazioni pesanti che ci hanno posto potevano compromettere a riuscita del festival. Ritengo che bisognava parlarne ancora insieme e trovare una soluzione adeguata”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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