Nuove soddisfazioni letterarie per il dottor Giuseppe Berton, cardiologo nonché fondatore e presidente dell’ABC (Adria, Bassano, Conegliano and Padova Hospitals) Study on heart disease Association-Foundation-ONLUS, con sede all’Ospedale de Gironcoli di Conegliano, e componente della commissione scientifica di Qdpnews.it – Quotidiano del Piave.
Il suo volume di poesia “Fili d’erba”, edito da Dantebus, ha visto una seconda edizione, che è stata presentata lo scorso giovedì 13 luglio, in via Margutta a Roma, nota come “la via degli artisti”.
Il volume è composto da alcuni testi lirici sia in italiano che in inglese (grazie anche al lavoro della traduttrice Luisa Randon), che si propongono come un “viaggio interiore ed esteriore”, un “percorso di scoperta e di libertà”, ma soprattutto un viaggio del poeta tra le strade del mondo.
Un viaggio alla ricerca di sé e di un segnale che “possa dare un senso definitivo all’esistenza”, in maniera tale che “lo stesso viaggio diviene vivere, significa rinascere”.
“Ciò che conta è partire“, è il messaggio dato dal poeta, e non conta come, perché “il fine non è quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere uno sguardo diverso”.
Durante l’incontro nella capitale, alla presenza del caporedattore della casa editrice, ovvero Massimo Gherardini, sono stati letti diversi brani poetici. Letture intervallate da domande frequenti sull’origine di questa scrittura, sull’ispirazione del poeta e il possibile contatto con altre forme di manifestazione artistica.
“Devo dire che l’incontro è stato molto gradevole – il commento del medico-poeta – L’ho sentito come un riconoscimento”.
Il volume era già uscito un paio d’anni fa e, proprio il successo raccolto dall’opera, ha indotto la casa editrice verso la scelta di farne una nuova edizione.
Tra i brani letti, anche “Fili d’erba”, la lirica che dà il titolo alla silloge di testi, scritta a Trieste e già premiata nel 2019, la quale è stata proposta al pubblico anche nella sua versione in inglese.
Ma anche “Il tempo”, ovvero la prima poesia scritta nel dicembre 2015 e “Alla luna”, di ispirazione leopardiana: quest’ultima esplora i drammi e le difficoltà interiori, mostrando quanto siano sempre identiche nelle varie epoche. La soluzione secondo il poeta? Sicuramente quella di impegnarsi e darsi da fare per migliorare le cose.
“Onde” è un pensiero rivolto ai bimbi rimasti vittime durante i naufragi degli emigranti. Una poesia che intende fornire “poche parole per tentare di avvicinarsi a questo dramma”.
(Foto: per concessione del dottor Giuseppe Berton).
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