“I ragazzi si stanno comportando bene, l’importante è non generare paure e panico che sarebbero deleterie per le relazioni sociali”. La dirigente scolastica del Liceo Angela Veronese di Montebelluna, Rosita De Bortoli, fa il punto di questi primi tre giorni del nuovo anno scolastico partito con regole nuove a causa della perdurante emergenza sanitaria.
“È una scuola diversa, non è più quella dei lavori di gruppo, degli abbracci tra gli studenti e della maestra che asciuga le lacrime allo scolaro che piange – prosegue Rosita De Bortoli -. I ragazzi stanno rispettando le regole, anche perché bombardati di notizie sulla scuola. È anche vero che fuori dalle mura scolastiche c’è la vita di tutti i giorni, le compagnie e le famiglie. Occorrerà attenzione e consapevolezza, sapendo che nella scuola ci si deve ritornare. In questi primi giorni di scuola ho parlato ai ragazzi della metafora della mascherina chirurgica che protegge gli altri da noi. Se rispetto gli altri loro rispetteranno me, solo così si può garantire la resilienza al virus. Mi auguro che queste sane regole di convivenza civile possano rimanere anche quando l’emergenza sarà alle nostre spalle”.
Rosita De Bortoli, oltre a dirigere un Liceo pluridisciplinare (linguistico, artistico, scienze umane e scienze sociali) che conta oltre 800 studenti, è stata nominata anche reggente dell’Istituto comprensivo di Trevignano: “Ho avuto la nomina il 31 agosto, senza preavviso. Il primo settembre ho avuto collegio docenti al Veronese e il 2 mi sono presentata a Trevignano per calarmi nella nuova realtà, anch’essa ovviamente alle prese con un complicatissimo riavvio delle lezioni in classe. Fortunatamente ho avuto un grande aiuto dall’ottimo staff, senza il quale sarebbe stato impossibile farcela. I bambini, poi, sono bravissimi, danno gioia, sono sereni e per nulla spaventati dalla situazione”.
Come in larghissima parte delle scuole superiori, anche al Veronese al suono della prima campanella mancavano all’appello molti insegnanti, non ancora nominati dagli uffici scolastici provinciali: “Ci siamo innanzitutto organizzati al meglio per garantire la sicurezza – spiega la dirigente scolastica -, con ingressi separati e tutte le misure necessarie dettate dalle norme di prevenzione dal contagio. Per sopperire alla mancanza di personale abbiamo programmato due diversi orari di ingresso, alle 8 e alle 9, con relative uscite differenziate. Questa situazione ci ha evitato la congestione tipica dei primi giorni e di testare anche il sistema dei trasporti. Ora restiamo in attesa delle nomine da parte dell’Ufficio scolastico provinciale, quando potremo coprire tutte le ore di lezione e stilare un orario definitivo avremo anche modo di capire se tutto funzioni”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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