Il Sole 24 ore: “Bici, si sgonfia l’effetto bonus ma le e-bike spingono il giro d’affari”

Pubblichiamo per gentile concessione l’articolo di Pierangelo Soldavini uscito sull’edizione del quotidiano “Il Sole 24 Ore” il 25 marzo 2023 dal titolo “Bici, si sgonfia l’effetto bonus ma le e-bike spingono il giro d’affari”.

Dopo due anni “gonfiati” dall’effetto del bonus, le vendite tornano sui livelli pre-Covid. Il successo delle elettriche aumenta il valore delle vendite.

Dopo due anni “gonfiati” dall’effetto del bonus, le vendite di biciclette sono tornate sui livelli pre-Covid. Il 2022 si chiude infatti con 1,7 milioni di due ruote vendute, più o meno lo stesso livello del 2019, ma con una flessione del 10% sull’anno precedente, quando era stata sfiorata la soglia dei due milioni di pezzi. Il risultato è frutto di una flessione del 15% delle bici muscolari, calate a 1,4 milioni, che si accompagna a una crescita del 14% delle ebike, sia pur su livelli decisamente più bassi, pari a 337mila pezzi.

Le e-bike spingono il valore delle vendite 

Sulla base dei dati forniti da Confindustria Ancma, l’associazione che raggruppa i produttori a due ruote, la variazione della composizione del mercato a favore della pedalata assistita, il cui prezzo è decisamente più alto rispetto alle due ruote tradizionali, ha permesso lo stesso di mettere a segno una crescita del 18% del valore delle vendite. Il volume d’affari realizzato da negozi specializzati (che rappresentano il 68% degli acquisti), dalla grande distribuzione e dalle vendite online ha raggiunto infatti i 3,2 miliardi di euro, somma a cui contribuisce anche l’effetto dell’inflazione ma che rappresenta comunque un balzo del 52% rispetto al 2019, quando superava di poco i due miliardi.

La contrazione del mercato è attribuibile, nell’analisi di Ancma, a «un rallentamento fisiologico», l’altra faccia della medaglia degli incentivi. Ma anche al «complesso cambiamento di paradigma globale», che non ha risparmiato il settore ciclo: problemi di approvvigionamento, aumento dei costi, mancanza di prodotto e incertezze legate al contesto geopolitico.

Le bici elettriche valgono quasi un quinto del mercato 

Le ebike rappresentano oggi il 19% del totale del mercato delle due ruote, dominato da mountain bike (29%) e city-trekking (26%). Da segnalare anche il raddoppio – sia pur su volumi ridotti, da 1.500 a 3mila – delle vendite delle cargo bike, mezzo di logisitica e trasporto familiare che si candida alla sostituzione della seconda auto familiare. Se si pensa che in Germania questo segmento arriva a 218mila pezzi venduti, si può comprendere il potenziale di crescita delle cargo.

Anche la performance industriale segue l’andamento del mercato: la produzione di ebike sale del 10% con la crescita della domanda interna, mentre la produzione di bici muscolari segna una battuta d’arresto del 18% a 2,4 milioni. Per quanto riguarda la bilancia commerciale, il settore bici registra un saldo positivo per 174 milioni (136 nel 2021), ma a preoccupare è soprattutto l’aumento del valore dell’import delle componenti, in particolare i telai, che sale del 50%.

Nella logica del supporto di uno strumento che, come sostiene l’associazione tedesca dei costruttori di bici, è «uno strumento fondamentale per il futuro della mobilità di massa», Ancma preme per una politica industriale che supporti il reshoring per riportar in Italia la produzione di componenti.

Ma non solo questo: «Riteniamo che sia giunto il tempo di passare dagli incentivi all’acquisto a quelli all’utilizzo – sollecita il presidente Ancma Paolo Magri -: come associazione chiediamo di abbassare l’aliquota Iva sulle bici e sui prodotti della filiera: un intervento che, insieme alla promozione della culture della bici, può attivare processi virtuosi ben più strutturati ed efficaci degli incentivi all’acquisto». Come sollecita la recente “Cycling Strategy” approvata dal Parlamento europeo. E come attuato dal Portogallo che ha tagliato l’Iva al 6%. L’Italia potrebbe seguire presto, visto che sono già stati attivati i tavoli governativi competenti.

(Fonte: Copyright Il Sole 24 Ore. Divieto assoluto di riproduzione da parte di terzi).
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