A Mosnigo raro esempio di enoturismo: il “Beati Apostoli” tra vendemmia e accoglienza, tutto in famiglia

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Con la vendemmia arriva il periodo più intenso specialmente per tutte quelle realtà che portano avanti il mestiere assieme alla famiglia: un po’ come accadeva un tempo nei campi, non soltanto nei vigneti, per queste realtà più la famiglia è numerosa più la vendemmia diventa semplice e più conveniente.

A Mosnigo, per esempio, esiste una cantina, l’unica che svolga quest’attività dal vitigno alla bottiglia nel comune di Moriago, che viene gestita da una famiglia molto numerosa, quella dei Presti, che si impegna ogni anno nella vendemmia, nella vinificazione e poi nell’imbottigliamento.

Ventidue componenti da quattro generazioni portano avanti un “mestiere di famiglia” che porta spesso a casa buone soddisfazioni, tra cui quella di esser stati tra i pochi, soltanto due o tre nel territorio limitrofo, ad aprirsi a una nuova tipologia di locale, l’enoturismo.

La definizione di enoturismo non è molto diversa da quella di frasca, sebbene per quest’ultima sia leggermente differente il procedimento per l’ottenimento della licenza: “sono considerate enoturistiche tutte le attività formative e informative rivolte alle produzioni vitivinicole del territorio e la conoscenza del vino” dice il decreto, convalidato non molto tempo fa dopo esser stato richiesto già nel 2017.

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Si parla di un luogo dove tutto gira attorno alla degustazione del vino, con tanto di passeggiate nei vigneti, offrendo poi solo e unicamente piatti freddi. Salumi e formaggi di casa o a chilometro zero, sottaceti del campo e così via.

Nella cucina della taverna “Beati apostoli”, infatti, non c’è posto per le pentole e il calendario prevede alcuni l’apertura soltanto alcuni giorni durante la settimana, che garantiscono comunque l’opportunità di organizzare, in tempi migliori, feste private ed eventi.

“La nostra cantina nasce nel 2013 – racconta Angelo Presti Junior – e per portare avanti questa piccola ma soddisfacente attività la famiglia è assolutamente fondamentale”. Anche la moglie, Marika Tessaro gestisce l’accoglienza dell’enoturismo e sia i genitori che i figli di Angelo si mettono a disposizione per dare una mano. Persino la prima generazione, la nonna, 93 anni compiuti, è ancora una donna attiva e, come ha specificato, non mancherà di andare a votare.

 

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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