Sole, caldo e ferie. Tre parole che ne suggeriscono una quarta: code. Già ieri, venerdì, sulla Superstrada Pedemontana Veneta, conosciuta per essere solitamente scorrevole a tutte le ore del giorno, al casello che confluisce nell’A27 si era formata una coda di circa 2 chilometri in direzione dell’autostrada Venezia – Belluno.
Un collo di bottiglia che poi, superate le sbarre, effettivamente tornava a sciogliersi, smistando di fatto il traffico tra chi scendeva verso il mare e chi saliva verso la montagna.
È sufficiente un automobilista un po’ meno pratico nell’inserire il biglietto e pagare alle casse automatiche (con tanto di pressione del clacson degli automobilisti dietro di lui) per creare un rallentamento che poi, in sequenza dietro di lui, aumenta esponenzialmente.
E se è vero che ultimamente le code in SPV non sono più così rare, specie ai caselli alle estremità, all’altezza dell’uscita autostradale di Ponte Nelle Alpi, a Pian di Vedoia, il traffico non poteva che essere più intenso.
La controprova è arrivata nella mattinata odierna: già intorno alle 9 i display e le webcam di Autostrade per l’Italia hanno testimoniato rallentamenti e code tra lo svincolo di Belluno e l’allacciamento con la Stradale statale 51 di Alemagna. E il traffico è intenso, in direzione nord, anche in tratti dell’A27 precedenti. Poco dopo le 10 la coda verso le montagne ha toccato i due chilometri.
Un traffico “a fisarmonica” prevedibile vista la stagione e il gran caldo portato alle nostre latitudini dall’anticiclone africano.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it