Vittorio Veneto, scintille al consiglio di quartiere, comitato per un incontro pubblico in piazza su via Oberdan

La querelle di via Oberdan rischia di ingrandirsi a dismisura dopo l’agitato consiglio di quartiere svoltosi ieri sera nella piccola (per ragioni di sicurezza) sala conferenze della Biblioteca. All’interno con i consiglieri di quartiere potevano starci solo 22-23 persone, ma all’esterno erano parecchie decine.

Inevitabili le critiche all’organizzazione, poiché – era il refrain più gettonato – “lo sapevano tutti che l’argomento avrebbe richiamato gente”.

Tuttavia il consiglio di quartiere non dispone di mezzi per affittare stanze più grandi, e tantomeno lo poteva chiedere al Comune, ospite nell’occasione con gli assessori Ennio Antiga e Bruno Fasan.

E’ stato detto che le stesse posizioni di decine di persone potevano essere rappresentate da poche, senza creare assembramenti all’esterno: in effetti per l’altro argomento di via San Fris era stata mandata una rappresentanza minima.

“Abbiamo solo seguito le disposizioni di legge” ha affermato il presidente del consiglio di quartiere di Ceneda Massimo Santonastaso. Ma a parte la risposta positiva dell’amministrazione sulla questione della sistemazione  con asfaltatura di via San Fris, sono volate le accuse sulla questione del doppio senso unico di via Oberdan: “Assemblea decisamente incresciosa – ha scritto una residente -. Abbiamo dovuto litigare per avere un minimo di confronto e a parte ribadire la buona fede degli amministratori non sono state date risposte alle domande tecniche dei cittadini, soprattutto legate al tema della sicurezza”.

All’esterno (nella foto) quasi una sommossa. Tra i presenti anche i consiglieri comunali Alessandro De Bastiani e Mirella Balliana: “Non abbiamo potuto sentire gli interventi ma abbiamo invece potuto cogliere gli umori di chi è rimasto nel cortile- spiega De Bastiani -. C’è stato all’inizio un tentativo di far annullare la convocazione per poter svolgere l’incontro in una sede più capiente. Richiesta respinta come pure fare la riunione su via Oberdan all’aperto per dare la possibilità a tutti di seguire il dibattito. L’assessore Fasan ha dichiarato di essere disponibile a qualsiasi altro incontro che si volesse organizzare. Comunque non c’è stato uno che sia uno che abbia trovato anche un solo aspetto positivo per la nuova viabilità”.

quartire

“Abbiamo raccolto 700 firme, facciamole valere” hanno detto i manifestanti che hanno deciso di organizzare un incontro pubblico per il prossimo mercoledì da svolgersi nella loggia di piazza Giovanni Paolo I.

Da parte sua il consigliere “dissidente” del quartiere, Michele Bastanzetti, ha scritto al sindaco Antonio Miatto di “avocare a sé il dossier Oberdan e indire una pubblica riunione: “Vista la forzata esclusione di decine di cittadini dalla riunione di ieri e la evidente sottovalutazione-in-comprensione-dissimulazione degli assessori Fasan ed Antiga, dei problemi generati dalle modifiche viabilistiche Lioni-Da Ponte-Oberdan”.

Gli assessori Antiga e Fasan nella riunione, ma oggi anche il vice sindaco Gianluca Posocco hanno ribadito che si tratta di una sperimentazione: “In base alle risposte che avremo, e aspetteremo anche l’avvio delle scuole, valuteremo. I cittadini oggi si scatenano, ma controlleremo se la cosa funziona, se ne può discutere. Se non funziona si torna indietro. Vedremo i numeri, ma venga lasciato il tempo di sperimentare, più volte è stato assicurato che siamo pronti a rivedere”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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