Otto giorni di campo scuola insieme agli alpini e ai volontari della Protezione civile delle sezioni di Conegliano e Valdobbiadene: è questa l’esperienza vissuta dal 25 giugno al 2 luglio scorsi da 43 adolescenti del territorio
Trenta ragazzi e 13 ragazze dai 12 ai 15 anni hanno infatti trascorso una settimana a Pianezze di Valdobbiadene, alloggiati nelle tende della Protezione civile e al centro “Don Giovanni Gomiero”, seguendo i consigli di volontari e Penne nere coordinati da Claudio Lucchet (Conegliano) e Giovanni Pazzaia (Valdobbiadene).
Hanno provato per una settimana una vita scandita da “ritmi militari”: sveglia ogni mattina alle 7 seguita dall’alzabandiera alle 8.15, per poi svolgere una serie di attività volte a conoscere l’importanza del volontariato e per creare uno spirito di gruppo. Alle 19.15 l’ammaina bandiera, cena alle 19.30, un po’ di tempo libero, attività serali e alle 22.30 tutti “in branda”.
Davvero tante e variegate le attività proposte ai ragazzi: una prima escursione sul monte Cesen il 27 giugno, seguita alla sera dall’incontro con Giovanni Carraro sul cammino delle colline Patrimonio Unesco; una seconda escursione fino a malga Mariech, intitolata “Facciamo il formaggio”, che si è svolta il 29 giugno, poi una gara di orienteering.
Molto interessanti anche gli incontri formativi teorico-pratici con Avis, Soccorso alpino e speleologico, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco volontari, lezioni di primo soccorso e di ricerca persone ricorrendo a unità cinofile, trasmissioni e squadra droni, giochi di gruppo e molto altro.
Melissa, 14 anni, racconta così il “suo” campo scuola: “Ho scelto di andare al campo scuola perché volevo mettermi in gioco e imparare cose nuove, ho così scoperto il mondo del volontariato e le varie associazioni che aiutano il prossimo. La cosa più difficile è stata andare d’accordo con tutti, o almeno con la maggior parte dei ragazzi, perché eravamo ragazzi di diverse età, con caratteri, obiettivi e hobby diversi”.
“Considero il campo scuola un’esperienza sana e costruttiva che mi è piaciuta tantissimo perché mi ha fatto capire che i social non sono indispensabili. Se mi dovessero chiedere se consiglierei questo campo scuola o se lo rifarei, la mia risposta sarebbe sì, perché mi ha aperto la mente, mi ha insegnato a stare in gruppo e mi ha fatto capire che in un gruppo bisogna aiutarsi a vicenda, non andare avanti di testa propria”.
La sera di venerdì 30 giugno i 43 partecipanti al campo scuola hanno ricevuto a sorpresa la visita del presidente nazionale Sebastiano Favero e del coordinatore nazionale della Protezione civile Ana Andrea Da Broi.
I presidenti delle due Sezioni organizzatrici, Massimo Burol e Gino Dorigo, molto compiaciuti per gli ottimi risultati ottenuti, hanno avuto parole di complimenti per i ragazzi, di ringraziamento e di gratitudine per tutti i volontari che hanno reso possibile la gestione del campo e di tutte le attività svolte.
(Foto: Sezione alpini Valdobbiadene).
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