Vegetazione fuori controllo al Parco del Piave. Adami: “Vederlo così è un dispiacere”

Vegetazione fuori controllo al Parco del Piave
Vegetazione fuori controllo al Parco del Piave

Erba alta, sentieri poco curati e manufatti in rovina: è questo il triste scenario descritto dal consigliere comunale valdobbiadenese Simone Adami, capogruppo della Civica Endimione, che ha voluto accendere i riflettori sulla situazione del Parco del Piave a Bigolino.

“Qualche giorno fa mi è capitato di andare al Parco del Piave – commenta Adami -. Avevo degli ospiti e volevo mostrare la bellezza del luogo. Non scendevo al parco da un po’ di tempo e, dopo aver lasciato la strada asfaltata, abbiamo camminato per quella sterrata che ricordavo ben definita. Oggi, invece, è quasi avvolta dalla vegetazione, a tratti impercorribile. Poi l’arrivo al parco, che è irriconoscibile”.

Lo ricordavo bello e curato – continua -, in particolare di fronte alla struttura del birdwatching realizzata alcuni anni fa. Oggi solo vegetazione fuori controllo. Ero e sono incredulo, ma quella era ed è la realtà di oggi. Il parco in passato era molto frequentato, non solo dai locali ma anche da persone provenienti da fuori. In passato, inoltre, il sito del Piave è stato oggetto di importanti investimenti pubblici”.

“Vederlo in queste condizioni è un grande dispiacere – conclude -, soprattutto se penso alle famiglie, agli anziani e a tutti gli appassionati di natura che lì trascorrevano una giornata in tranquillità immersi nella natura. Oggi tutto ciò non è più possibile. Mi chiedo il perché di tanta incuria, se poi penso agli investimenti fatti, rimango ancora più esterrefatto. Mi auguro che gli enti preposti a garantire la tutela del parco si impegnino a renderlo nuovamente fruibile alla comunità”.

Da tempo si sta lavorando ad una nuova convenzione tra Comune di Valdobbiadene, Pro Loco di Bigolino, associazione Martin Pescatore e Avab per la gestione del parco, ma alcuni aspetti burocratici hanno dilazionato i tempi.

L’idea è quella di far crescere alcune piante autoctone presenti nel Parco del Piave, che deve essere concepito come un pregevole sito naturalistico e non come un giardino all’inglese dove fare salotto, e curare l’area per il pic-nic con l’obiettivo di far tornare le persone in una delle zone più belle di Valdobbiadene.

In ogni caso, queste realtà associative si augurano che anche altri cittadini si facciano avanti per sostenere e dare un contributo concreto alle attività di volontariato del paese, che hanno sempre bisogno di nuove forze soprattutto dopo il post pandemia.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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