A distanza di sei anni dalla frana che ha interessato via Guizza nella frazione di Collalbrigo, il comune di Conegliano ha programmato nuovi lavori per la messa in sicurezza definitiva della strada.
Dopo aver ricevuto comunicazione dell’assegnazione dei fondi regionali, richiesti nel 2014 per porre rimedio ai danni causati dalle alluvioni, l’amministrazione ha potuto infatti riprendere in mano la relazione geologica redatta nello stesso anno e stabilire un nuovo intervento, in particolare sul tratto di strada che, dopo il cimitero, conduce all’attuale sede degli Alpini.
Il progetto, che verrà finanziato con i 150 mila euro di contributo regionale stanziati specificatamente per via Guizza, prevede il posizionamento di otto dreni sub-orizzontali sotto il manto stradale per intercettare le acque in risalita e convogliarle in una vasca di raccolta evitando così fenomeni erosivi.
Oltre a questo, verrà sostituita parte della condotta dell’acquedotto, colpita dallo smottamento del 2014 e ora spostata rispetto alla posizione originale, e si provvederà a sistemare i cedimenti che hanno interessato il muro di sostegno della sede degli Alpini con iniezioni di resine autoespandenti al di sotto della fondazione del muro stesso.
Gli interventi andranno quindi a ridurre il rischio di ulteriori cedimenti in un tratto di strada che si è dimostrato da anni sensibile alle precipitazioni consistenti, tanto da essere stato costretto per un periodo di tempo ad una delicata viabilità a senso alternato.
Dopo la frana avvenuta nel febbraio del 2014, che ha interessato sia l’area pubblica della strada che l’ampia area privata di un vigneto, una porzione di via Guizza è rimasta infatti chiusa alla circolazione per qualche tempo e poi limitata al senso alternato fino a quasi tutto il 2018, quando l’amministrazione ha allargato in via provvisoria la sede stradale e ripristinato il doppio senso di marcia.
Sullo sfondo di questa vicenda travagliata la lunga attesa dei fondi regionali: già nel 2014 la perizia geologica commissionata dall’allora amministrazione Zambon aveva evidenziato la probabile presenza di una falda acquifera al di sotto del manto stradale, e quindi la necessità di specifici interventi per favorire il drenaggio delle acque.
In mancanza di finanziamenti, le due amministrazioni che si sono avvicendate da allora hanno però potuto stanziare solo fondi per interventi provvisori di ripristino del manto stradale franato, che ancora oggi mostra evidenti cicatrici a testimonianza dell’evento.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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