È mancato questa mattina Silvio Berlusconi, persona che ha fatto la storia del Paese in vari àmbiti: imprenditore, editore, fondatore e leader del partito politico Forza Italia, quattro volte presidente del Consiglio dei ministri e fondatore di Mediaset, presidente del Milan (e per questo considerato il più vincente presidente nel calcio italiano) e attualmente del Monza, ma anche molto altro.
Berlusconi, che aveva 86 anni essendo nato a Milano il 29 settembre 1936, aveva iniziato da qualche tempo a mostrare gravi problemi di salute. La sua salute sembrava essere migliorata dopo un ricovero di un mese e mezzo all’Ospedale San Raffaele di Milano. Con lui c’erano la compagna Marta Fascina, i figli e il fratello Paolo.
Questa mattina, sempre al San Raffaele, la grave malattia che lo affliggeva non gli ha dato scampo, generando in tutta Italia e all’estero reazioni che anche dal nostro territorio non si sono fatte attendere.
È stato proclamato il lutto nazionale nel giorno dei funerali di Stato, che saranno celebrati mercoledì 14 giugno con inizio alle ore 15.00 nel Duomo di Milano.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. In una stagione di profondi rivolgimenti, la sua “discesa in campo”, con un partito di nuova fondazione, ottenne consensi così larghi da poter comporre subito una maggioranza e un governo.
La leadership di Berlusconi ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana, consentendogli di assumere per quattro volte la carica di presidente del Consiglio. In queste vesti ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti finanziari alla fine del primo decennio del nuovo secolo. Ha progressivamente integrato il movimento politico da lui fondato nella famiglia popolare europea favorendo continuità nell’indirizzo atlantico ed europeista della nostra Repubblica.
E’ stato una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo. Ha conquistato posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del proprio impegno diretto nelle istituzioni. E’ stato artefice di importanti successi nel mondo dello sport italiano. Desidero esprimere il mio cordoglio e la mia solidarietà ai figli, a tutti i familiari, al suo partito, a coloro che più gli sono stati vicini nella vita e nell’ultima battaglia contro la malattia, combattuta con coraggio ed esemplare ottimismo».
Le reazioni della politica locale
“Ciao Presidente. Un abbraccio a tutta la famiglia, gli amici, a coloro che gli hanno voluto bene” è il messaggio social del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che fece parte – come ministro dell’agricoltura – di uno dei suoi governi.
“Ho appreso con tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, imprenditore e politico, già Presidente del Consiglio dei Ministri e fondatore di Forza Italia. Berlusconi è stato un pioniere del centrodestra per come lo conosciamo oggi e della comunicazione politica. La sua visione, il suo entusiasmo e la sua lungimiranza lo hanno reso tra i politici più influenti degli ultimi 30 anni. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia, ai suoi cari e a tutti i sostenitori di Forza Italia” afferma il sindaco di Treviso Mario Conte.
Berlusconi visitò più di una volta la Marca trevigiana. In molti ricordano ancora, nel 2000, il suo blitz a Conegliano, alla Piccola Comunità dove era operativo, all’epoca, il suo padre spirituale, il salesiano don Antonio Zuliani. In quell’occasione, l’ex premier confidò agli ospiti della comunità di recupero di avere superato una malattia, e agli stessi offrì la possibilità di essere portati in pullman a vedere una partita del Milan con tanto di visita negli spogliatoi di San Siro.
Proprio da Conegliano, il capogruppo di Forza Italia Matteo Zucol ha detto: “Siamo estremamente addolorati per la scomparsa del nostro Leader, Silvio Berlusconi. Una figura centrale sia come Presidente del Consiglio che come imprenditore. Dal ’94 ha segnato la storia repubblicana creando una casa per tutti i liberali e moderati del centrodestra. Siamo costernati per la morte di un vero leader che ha saputo, nelle situazioni di crisi, come nel 2020 con il Covid, mettere da parte, senza esitare, le logiche partitiche e dettare una linea di azione nell’interesse unitario della Nazione. A lui la mia gratitudine, e di tutti i giovani del partito, per aver mirato a creare una classe dirigente, a partire dagli amministratori locali, che fosse pragmatica e a contatto con il territorio. Grazie di tutto Presidente, grazie Silvio”.
All’esterno della pizzeria “Al Saporoso” di Conegliano è comparso il messaggio “Grazie Silvio” su una lavagna.
Il sindaco di Treviso Mario Conte, in un messaggio social, ha definito Berlusconi “uno dei personaggi più influenti della politica italiana degli ultimi 30 anni, pioniere del centrodestra e della comunicazione”.
Il consigliere regionale Alberto Villanova ha ricordato che Berlusconi “è stato il primo premier a riunire e a portare al governo il centrodestra unito. Ciao Silvio, sono convinto che ora mancherai anche ai tuoi detrattori”.
Oggi, nel corso delle presentazioni al Sant’Artemio delle attività di Servizio Civile, organizzate dall’Associazione Comuni Marca Trevigiana, che coinvolgeranno nei prossimi mesi oltre 110 ragazze e ragazzi in tutto il territorio, il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi invitando tutti i presenti a onorare un minuto di silenzio in suo ricordo.
“Esprimo il mio più profondo cordoglio per la scomparsa di un uomo che, con la sua attività politica e imprenditoriale, ha segnato la nascita e la chiusura di un’epoca, quella della Seconda Repubblica, contribuendo a scrivere indelebilmente la nostra storia, la storia dell’Italia così come la conosciamo oggi, in modo unico e irripetibile” le parole di Marcon.
“Intendiamo esprimere massimo cordoglio a nome nostro, dell’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana e del Centro Studi Amministrativi della Marca trevigiana per la scomparsa di Silvio Berlusconi, un uomo che ha lasciato il segno nel nostro Paese dal punto di vista imprenditoriale, sportivo e politico” il commento di Paola Roma e Marco Della Pietra, presidenti di Associazione Comuni della Marca trevigiana e del Centro Studi Amministrativi.
Il ricordo di Andrea De Vido, La Nostra Famiglia
In una delle sue ultime visite a Pieve di Soligo Silvio Berlusconi atterrò negli spazi de La Nostra Famiglia. “Avemmo un cordiale colloquio di una decina di minuti – spiega Andrea De Vido, a quel tempo direttore amministrativo della Nostra Famiglia – si dimostrò molto attento e interessato alle nostre attività”.
Il ricordo di Massimo Colomban
“È stato una persona di generosità infinita – afferma l’imprenditore Massimo Colomban, che ai tempi di Sviluppo Italia gli dava del tu -. Era geniale e abile oltre ogni qualsiasi altro, è stato dipinto da un giornalismo di parte con una negatività molto maggiore di quanto si meritasse. La storia, in futuro, gli darà più merito.
Ci è mancato un grande uomo, credo che anche dopo tutte queste battaglie anche la Sinistra lo riconoscerà: è stato generoso, geniale, di grandi visioni imprenditoriali e politiche, oltre a essere sopravvissuto a un accanimento giudiziario incredibile.
Era un grande mediatore e amico degli USA, ma anche della Russia e riusciva a gestire la diplomazia anche in Libia. Con lui al governo avremmo avuto più diplomazie e meno guerre. Dispiace che fra le enormi capacità non abbia saputo far crescere, o delegare, quelle politiche liberali rimaste incompiute in Italia. Temo che, dopo di lui, FI perderà rilevanza e capacità attuative”.
Berlusconi e le opere dello scultore Valerio De Marchi
Una delle visite più significative di Silvio Berlusconi nell’Alta Marca trevigiana non fu spinta da questioni politiche, istituzionali o calcistiche, ma per una precisa passione del Cavaliere: si appassionò infatti alle opere di Valerio De Marchi, scultore di Pieve di Soligo che ebbe l’opportunità di trascorrere con lui qualche ora.
“Spedii un libro con le mie opere a Berlusconi tramite un amico comune – racconta De Marchi -. Lui lo prese subito in considerazione e dopo qualche giorno soltanto mi telefonò. Venne qui a Pieve con il segretario, un architetto specializzato in arredi e cinque guardie del corpo. Siamo stati assieme per un po’, soprattutto scherzando.
Nelle mie opere apprezzava la femminilità che riuscivo a trasmettere. Mi rattrista molto la notizia della sua scomparsa. Credo che persone con questa cortesia, generosità e simpatia siano rare” conclude.
“Ho appreso – afferma in una nota Ait Alla Lhoussaine, presidente della Federazione regionale islamica del Veneto – che lo Stato e il popolo italiano hanno perso uno statista che ha servizio il Paese per molti anni. In questa dolorosa occasione porgo, a nome mio e della Federazione che rappresento, a tutte le componenti del nostro Paese, dell’Italia, del popolo e del Governo le mie più sentite condoglianze e tutta la mia solidarietà”.
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