A quasi una settimana dalla pioggia torrenziale che ha creato disagi e allagato diverse parti del paese, si fanno alcune considerazioni in merito a quanto successo e un’analisi di come il piano delle acque sia uno strumento sempre più utile nella gestione di questi eventi atmosferici, decisamente frequenti negli ultimi anni.
“Negli ultimi quattro anni sono stati spesi 1 milione di euro tra fondi diretti dell’amministrazione locale e del Consorzio di Bonifica ed è stato ripristinato un bacino di laminazione nell’area ex Cenacchi e fatta tutta una serie di lavori, che in parte sono ancora in corso lungo il torrente Ru Bianco” dichiara il sindaco Claudio Sartor.
Il bacino di laminazione ha permesso infatti di raccogliere una buona parte della pioggia caduta, evitando così danni più ingenti e allagamenti pesanti anche a case e scantinati, come avvenuto in passato.
Resta ancora bloccata invece per ora, l’altra vasca di laminazione ‘sorella’ che dovrebbe servire a supportare ed accogliere le ondate di piena del Curogna e del Nasson.
Per Cornuda erano stati stanziati, ancora a inizio anno 400 mila euro, destinati proprio al Piano delle Acque: protagonista di questi fondi il torrente Ru Bianco che attraversa da nord a sud il paese, in alcuni tratti a cielo aperto e in altri tombinati. Negli anni scorsi proprio la furia del Ru Bianco, ingrossato dalle piogge e dai detriti, aveva esondato creando disagi e allagamenti importanti.
Con il piano delle acque già molto è stato fatto, ma resta inteso che la gestione della rete idrica, che attraversa comuni diversi, con casistiche e panoramiche differenti, è una questione che riguarda l’intero territorio.
(Fonte: Serena Corso © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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