Emergenza Covid. Osservatorio Turistico Regionale: “Veneto tra le destinazioni che stanno reagendo meglio”

Il Veneto si conferma una delle destinazioni che stanno reagendo in maniera più efficace alla prevedibile forte contrazione della domanda turistica nazionale e internazionale causata dal Covid-19”: con queste parole Federico Caner, assessore al turismo della Regione Veneto, ha commentato le ultime indagini dell’Osservatorio Turistico Regionale Federato.

Lo scorso venerdì 7 agosto 2020, nella sala conferenze della Camera di Commercio di Treviso, sono state infatti presentate le due indagini svolte per conto dell’Osservatorio Turistico Regionale Federato: lo studio sulla propensione della domanda italiana e di lingua tedesca e l’indagine di The Data Appeal Company sul sentiment verso le destinazioni venete.

Questi i dati principali dell’indagine dell’Osservatorio Turistico Regionale Federato (Otrf): nel primo semestre 2020 la flessione registrata in Veneto, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è del -70%, leggermente migliore del dato nazionale (-71%); con l’allentarsi del lockdown, da giugno si registra una tiepida ripartenza (confrontando i dati di questo mese con quelli dell’intero primo semestre, si evidenzia che la flessione diminuisce fino a -67%).

Inoltre, l’offerta balneare appare la più gettonata per l’estate, quella che più risponde alla domanda di questo periodo mentre le città d’arte sono le mete più in sofferenza per l’assenza di visitatori di lungo raggio e per il senso di eccessiva contiguità sociale dato dagli agglomerati urbani.

FOTO MARE

Il lago ha patito più di altri il lockdown primaverile, azzerando una parte significativa della stagione 2020 mentre la montagna è riuscita a salvare buona parte della stagione invernale e ora sta ricevendo un buon riscontro per l’estate (le terme rimangono su percentuali stabili).

Nel post-lockdown si evidenzia una trasformazione dei mercati di riferimento: oltre a un’inversione delle quote italiani/stranieri rispetto all’anno scorso, scompare il lungo raggio. Tra gli europei, tedeschi e svizzeri confermano il loro interesse per le destinazioni della Regione Veneto, mentre calano le quote di tutti gli altri, con un crollo significativo del mercato inglese.

Tra gli italiani che decideranno di spostarsi, in media uno su cinque sceglierà il Veneto, mentre tra i tedeschi e gli austriaci uno ogni dieci opterà per una vacanza nella Regione Veneto.

Sono considerati eccellenti l’accoglienza e la pulizia, ottima la ristorazione e la qualità del cibo, buoni i servizi offerti al cliente: per la ricettività possibilità di miglioramento di camere e bagni, in particolare per le strutture extra-alberghiere, per la ristorazione del rapporto qualità/prezzo.

Sul tema centrale della sicurezza legato al virus, i visitatori dimostrano di rispettare le norme anti-Covid messe in campo da territori e operatori, mentre gradiscono meno l’uso delle mascherine.

Anche in Veneto si evidenzia la tendenza di tassi di invenduto ancora alti, compensati solo in parte da una fruizione “last minute” delle offerte turistiche.

Guardando in prospettiva fino a fine anno, si rilevano circa 3,5 milioni di offerte disponibili in Veneto su tutte le tipologie, con un prezzo medio di 126 euro (132 euro l’alberghiero) e un tasso di occupazione dell’8%.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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