A Conegliano il percorso per la futura piazza Carducci è ormai tracciato: è quanto emerso durante la conferenza stampa di presentazione di quelle che saranno le tappe per la realizzazione dell’ormai tanto chiacchierata piazza che andrà a rivoluzionare il centro cittadino e che vedrà alla sua estremità anche un nuovo sottopasso ferroviario.
Con l’estate, indicativamente nel mese di giugno, uscirà il bando per la progettazione della piazza, che non deve essere confuso con il concorso di idee, come evidenziato dal sindaco Fabio Chies, già pubblicato nel 2008. Si tratta di un’iniziativa condivisa con l’Ordine degli Architetti.
“Il bando uscirà in estate, prima della fine di giugno, e l’obiettivo è di procedere con l’appalto entro l’anno (con tutte le delibere di giunta) – ha affermato il sindaco -. L’obiettivo è quello di portare lì il raduno triveneto degli Alpini nel 2025. Risulta evidente, quindi, che abbiamo necessità di calendarizzare le fasi dell’opera”.
Ma, secondo quanto emerso in conferenza stampa, l’attenzione dell’amministrazione non sarebbe tutta concentrata soltanto sulla futura piazza Carducci. Al contrario, vari ragionamenti sarebbero in corso per quanto riguarda i 10 ettari dell’area delle ex Fosse Tomasi e per il sottopasso da realizzare di fronte alla stazione dei treni.
Ragionamenti in corso, quindi, per un vero e proprio cambio del volto della città. “Quello del bando di progettazione è un lavoro di mesi – ha evidenziato Chies -. Non è stato facile arrivare a questo punto oggi”.
Sul piano economico, intanto, è già stato messo a bilancio un milione di euro e l’opera rientra nel programma triennale dei lavori pubblici, anche se il Comune ha chiarito che tale cifra non sarà sufficiente a coprire l’opera o, per lo meno, servirà soltanto a un primo stralcio, considerata soprattutto l’incognita legata all’aumento dei prezzi di cantiere.
“I soldi necessari si troveranno, è un progetto ambizioso – hanno sostenuto a più riprese sia il sindaco che il suo vice con delega ai Lavori pubblici Claudio Toppan -. Di sicuro il progetto attirerà studi importanti e sarà uno stimolo per dialogare”.
Nel frattempo, l’amministrazione ha già preso contatti con Ferrovie dello Stato, per quanto riguarda il tema del sottopasso, in quanto dovranno essere “valutati gli spazi da condividere“.
Soddisfazione per questo iter è stata espressa da una rappresentanza dell’Ordine degli architetti, ovvero Marco Pagani, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Treviso, e Anna Buzzacchi, consigliere nazionale dello stesso Ordine: “Sicuramente è una sfida quella di dimostrare che un concorso non è una perdita di tempo, ma la possibilità per un’amministrazione di controllare un progetto – hanno affermato -. Questo è il primo traguardo per quasi un anno di lavoro con il Comune, dopo vari incontri con commercianti e associazioni di categoria, che sono stati la base per scrivere il progetto. C’è una programmazione dietro al bando. Inoltre c’è curiosità e aspettativa per quelli che saranno i risultati dalla sua pubblicazione. Tutto ciò farà da volano alla trasformazione di tutto il centro, che sarà sottoposto a una fase di rigenerazione”.
La nuova piazza sarà collegata alla Gradinata degli Alpini e procederà fino alla strada antistante la stazione dei treni. Lì sarà realizzato il sottopasso, “un’opera di ingegneria stradale”, di cui si parla dal 2008.
“Il Comune ha deciso che le due opere (piazza Carducci e sottopasso ndr) verranno realizzate in contemporanea – ha dichiarato Toppan -. C’è la volontà di non fare due cantieri, ma di realizzare le opere in contemporanea, quasi da avere un cantiere unico: sarà un bagno di sangue, ma andremo avanti”.
Per quanto riguarda il sottopasso, anche se l’opera non dovrà rientrare nelle proposte di progetto, gli autori dovranno fornire comunque degli elementi utili alla sua realizzazione: il 40% dell’area su cui verrà realizzato, infatti, sorge su proprietà delle Ferrovie dello Stato e, di conseguenza, si tratta di un progetto che dovrà essere affinato nel tempo.
Sul fronte finanziario, l’ipotesi per la sua realizzazione si aggira attorno ai 4-5 milioni di euro, anche se si tratta di una somma provvisoria, per la quale il Comune ha affermato di coprire tramite la stipula di un mutuo o contributi derivanti da eventuali bandi. Su questi dettagli c’è ancora riserbo.
“Se non troveremo le somme extra, andremo a batter cassa ovunque: l’importante, in questo momento, è avere una progettualità” ha chiarito Toppan.
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