Dalla tribuna dell’adunata 2023 Giorgia Meloni – cappello Alpino in testa con tanto di penna bianca riservata agli ufficiali, e quattro stelle ad indicare il grado di generale – apre nuovamente sulla leva, ma da affrontare come ipotesi volontaria.
“Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile. Quello secondo me è l’approccio giusto” ha dichiarato il presidente del Consiglio dei ministri.
L’ipotesi del servizio militare obbligatorio torna alla ribalta ad ogni adunata o ad ogni sfilata in cui sia presente qualche penna nera. Secondo molti, infatti, il servizio di leva potrebbe ridurre i sempre maggiori fenomeni di violenza soprattutto tra i giovani. Ma c’è anche chi vede il servizio di leva come un modo per rimpinguare le associazioni d’Arma che di questo passo sono destinate a scomparire.
“Ci sono dei valori che sono unici – commenta il presidente della regione Veneto Luca Zaia – stiamo parlando “dell’alpinità” soprattutto in un momento storico come questo che abbiamo rievocato un termine che pensavamo dimenticato come guerra direi che gli alpini ci fanno pensare che bisogna lavorare per la pace e questo è fondamentale”
Anche Luca Zaia concorda con Meloni sul ripristinare quello che lui più di servizio militare definisce come la “possibilità di fare un’esperienza. I nostri ragazzi possono provare a far parte del mondo delle associazioni, del volontariato e del sociale considerato che la naja è anche questo“.
A parlare di questo è stato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa che da ministro della difesa aveva fatto approvare la legge sulla mini-naja. Da Udine La Russa parla di “quaranta giorni di servizio su base volontaria. In questo modo si potrebbe rimpinguare anche le associazioni d’arma che senza la leva vanno invecchiando fino all’esaurimento e, allo stesso tempo, consentire a tanti giovani di far parte delle Forze Armate. Alcuni senatori stanno lavorando a un disegno di legge su questo tema” assicura.
Soddisfatto per l’ottima riuscita dell’adunata anche il presidente dell’associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero che ha assicurato che “gli alpini continueranno con sempre maggiore assiduità nell’opera di coinvolgimento dei giovani, sia attraverso i campi scuola, sia chiedendo al Governo che i nostri ragazzi possano essere coinvolti nella istituenda riserva delle Forze Armate anche in collaborazione con l’Ana: perché i giovani se opportunamente coinvolti e davanti ad esempi positivi sanno ancora rispondere presente e partecipano con entusiasmo”.
Arrivato nel pomeriggio per assistere alla sfilata dei “suoi alpini veneti” anche il presidente Luca Zaia ai microfoni di Qdpnews.it.
In una nota anche il vicepremier e leader della Lega Nord Matteo Salvini ha appoggiato l’idea di una naja volontaria: “c’è un progetto di legge della Lega per offrire la possibilità di un servizio militare o civile universale a ragazze e ragazzi fino ai 26 anni – sia attraverso una formazione militare di base e specialistica, che con un’esperienza nell’ambito della Protezione Civile e del Soccorso Pubblico – garantendo il mantenimento del posto di lavoro e riconoscendo il servizio svolto in ambito lavorativo e di studio – precisa Salvini – Lo dico con l’esperienza di chi ha fatto la leva, ormai tanto tempo fa: è una scelta di solidarietà e impegno pubblico, oltre che una straordinaria esperienza di vita”.
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