Mercoledì 5 agosto alle 9.30, si sentiranno per l’ultima volta le campane suonare a Signoressa di Trevignano, poi per diverso tempo non si sentiranno più i loro rintocchi.
La cella campanaria della chiesa di Santa Maria Assunta versa in un “pessimo stato conservativo” ed è diventata pericolosa. La settimana scorsa è stato effettuato un sopralluogo da parte del direttore dell’Ufficio amministrativo e del direttore dell’ufficio di arte sacra: da parte di quest’ultimo, don Paolo Barbisan, era stato programmata la diagnosi alla torre campanaria da parte di un grande esperto, il campanologo Giovanni Ottoni.
Al sopralluogo hanno partecipato anche gli architetti Sabina Bolzonello e Alberto Zanella.
La diagnosi è stata ineluttabile: “Gravi ed evidenti danneggiamenti alla struttura del castello campanario e della struttura muraria di sostegno. Esiste un serio pericolo per la sicurezza delle persone in quanto potrebbero distaccarsi degli elementi del castello che potrebbero far precipitare le campane, ferme o in movimento”.
La campana più grande, in lega di metallo, ha un diametro di 120 centimetri, e pesa circa due tonnellate. Insieme alle altre due campane, piccola e media, e al sonello rappresentano una massa notevolissima che provoca forti sollecitazioni alla struttura muraria già gravemente danneggiata. Per questo motivo sarà sostituito il castello campanario, adeguata la struttura muraria e restaurato il cerchio sonoro delle campane.
“Senza il suono delle nostre campane ci sentiamo più poveri – scrive in una lettera ai parrocchiani don Paolo Dotto, parroco di Signoressa – e la testimonianza della nostra comunità cristiana si sente più muta, il silenzio delle campane in queste sgettimane e nei prossimi mesi ci toccherà profondamente e ci farà riflettere. Siamo chiamati a essere una comunità parrocchiale che fa risuonare il Vangelo nel territorio in cui abita. Forse, se non abbiamo risuonato abbastanza, è il momento di far sentire un’armonia nuova, una comunione d’intenti da riscoprire come comunità cristiana”.
Il parroco spiega quindi come sia in fase di valutazione da parte di esperti e architetti “l’itinerario concreto che verrà poi condiviso con gli organi di partecipazione parrocchiali (il consiglio pastorale e il consiglio affari economici) e con gli uffici diocesani amministrativo e di arte sacra”.
Nel giorno di Sant’Osvaldo, mercoledì 5 agosto, in accordo con i tecnici ed esperti, sarà dunque fatto sentire ancora una volta il rintocco delle campane per annunciare la messa del mattino, alle 9.30, e, prima delle 10, si udirà il sonello.
“Ci affidiamo alla protezione dei nostri patroni Santa Maria Assunta e S. Osvaldo. Ci sostengano nei passi che intraprenderemo – aggiunge don Paolo Dotto – Desidero coinvolgere nelle decisioni da prendere e negli impegni che ci assumeremo l’intera comunità cristiana parrocchiale, perché quanto faremo per la nostra bella parrocchia sia frutto dell’amore di tutti e dell’apporto di tutti”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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