“Non è tanto il danno in sé ad una delle opere in gesso del grande artista possagnese, quanto il comportamento etico decisamente “grave” da parte di quel signore, che a fronte dell’atto compiuto si è eclissato senza giustificare il danno“: è questo il severo commento della neo direttrice del Museo Gypsotheca Antonio Canova, Moira Mascotto.
Il riferimento è collegato all’episodio che ha visto “protagonista” un turista straniero, di nazionalità tedesca, colpevole di aver spezzato le dita del piede della scultura di Paolina Bonaparte (in foto) con un movimento scomposto al momento di farsi un selfie con l’opera in gesso realizzata dal più grande esponente dell’arte neoclassica attualmente esposta a Roma, alla Galleria Borghese.
L’episodio che si è verificato nella tarda mattinata di ieri, all’interno della struttura musearia, nella quale sono conservate le più grandi opere di Antonio Canova. Un episodio che non rimarrà impunito, visto che le telecamere di sorveglianza hanno individuato l’autore del gesto, ha tenuto a sottolineare la direttrice del museo.
L’episodio è stato segnalato alle autorità competenti, alle forze dell’ordine, alla Soprintendenza e agli addetti che dovranno effettuare il restauro e la messa in sicurezza dei frammenti delle dita del piede della statua di Paolina Bonaparte.
“I Carabinieri sono in possesso dell’identità del turista, autore di questo incomprensibile gesto, grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, direi che è stato fatto un ottimo lavoro di squadra” conferma la direttrice Moira Mascotto.
Nel frattempo è stata tempestivamente attivata la ditta che dovrà ricostruire il tratto terminale dell’arto destro della statua. La stessa era stata oggetto di un primo restauro nel 2004 a fronte dei danni subiti nel corso dei bombardamenti del primo conflitto mondiale, quando la statua aveva subito gravi danneggiamenti in tutta la sua forma.
Dell’episodio è stato informato il presidente della Fondazione Antonio Canova, Vittorio Sgarbi, che si è dimostrato alquanto amareggiato per il danno, e soprattutto per il comportamento scorretto dell’autore: “È uno sfregio inaccettabile, prendete quel barbaro” scrive indignato, chiedendo chiarezza e rigore alle autorità e alla magistratura per non consentirgli di rimanere impunito e di rientrare in patria.
Dello stesso avviso il sindaco di Possagno, Valerio Favero, che è andato giù duro sul comportamento e la noncuranza del turista tedesco: “Il fatto che questo signore, dopo essersi reso conto del danno che ha compiuto, non abbia avuto l’onestà di portare a conoscenza i responsabili del Museo è da condannare a priori. Mi auguro che questo episodio non rimanga impunito”.
(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Museo Gypsotheca Canova).
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