Dopo le prime due sfide della Finale scudetto, Prosecco Doc Imoco Conegliano e Vero Volley Milano sono in parità, pertanto la partita giocata questa sera in un Palaverde ancora una volta gremito in ogni ordine di posti e traboccante di entusiasmo ha dato a una delle due squadre (nello specifico Milano, che si è imposta al quinto set) il primo matchball in attesa di Gara4 che si disputerà sabato sera 13 maggio, con inizio nell’inedito orario delle 21.25. Se anche sabato notte pantere e lombarde si troveranno in parità, lo scudetto 2022/23 sarà assegnato lunedì prossimo al Palaverde.
Alla vigilia di questa sera, nel conto complessivo dei set disputati in questa finale scudetto, Milano è avanti per 5-3, avendo perso al tie – break in Gara1 e lasciato a secco le pantere martedì scorso all’Arena di Monza. Ma ai fini della vittoria del Tricolore ciò che conta è che entrambe le formazioni hanno vinto una partita. Lo scudetto sarà cucito sulle maglie del club che vincerà per primo tre partite: ecco quindi l’importanza capitale del match di questa sera, nel quale i tifosi delle pantere si attendono un pronto riscatto dopo la scoppola dell’altro ieri in Brianza. Da segnalare sicuramente, tra i 5.344 del Palaverde, la presenza di Paola Egonu, ex pantera della Prosecco Doc Imoco e futura giocatrice di Milano nonché sicura protagonista, la prossima settimana a Torino, della finale di Cev Champions League con il suo Vakifbank Istanbul.
Si cerca di giocare in una Marca trevigiana ancora scossa dall’omicidio di un diciassettenne a pochi chilometri in linea d’aria dal Palaverde. Pronti, via e il primo punto di Gara3 è di Isabelle Haak, ma Milano c’è: 4 pari. Qualche errore al servizio nella metà campo gialloblù (anche oggi rosé) fa rumoreggiare il pubblico, che comunque non manca di fare sentire il proprio supporto alle pantere, che però devono rincorrere a lungo. Il -1 dell’Imoco diventa, dopo l’intervento del videocheck, 20-17 per Milano, con Santarelli che si trova costretto a chiamare il primo time out della partita. Si torna in campo ma gli errori al servizio in casa Imoco non finiscono e il Vero Volley va a tre punti dal vantaggio nel conto del set. Sbigottisce l’errore di Plummer in attacco da posto 4, che vale lo stesso numero di setball per le ospiti. La stessa pantera statunitense annulla il primo, la connazionale milanese Thompson trasforma il secondo. Si va al cambio di campo con l’Imoco che sembra ancora prigioniera dei fantasmi di Gara 2.
Al rientro subito ace di Robinson Cook, mentre in tribuna stampa arrivano i tabellini che evidenziano come nel set precedente l’Imoco abbia attaccato molto meglio delle avversarie (47% positivo a 32) ma sia stata disastrosa dai nove metri: 6 errori e zero ace a fronte di una Milano più regolare (2 ace e una battuta sbagliata). Bello il duello tra americane in attacco: 10 punto Thompson, 7 Plummer. Proprio “The Hammer” dà un vantaggio minimo alle padrone di casa (4-3). E a proposito di Usa, subito dopo Larson sbaglia male il suo attacco. Haak doppia le avversarie (6-3) e poco dopo con un ace entusiasma il Palaverde. L’Imoco trova finalmente il break che cercava, Larson cerca di accorciare le distanze, che però rimangono consistenti dopo l’errore di Orro su un attacco di prima intenzione (13-7). Quasi corrida al Palaverde quando Fahr si alza maestosa, due volte, per colpire in primo tempo (16-9, 18-9). Imperiale la centrale di Piombino quando mura la neo entrata Stysiak per il 20-11 che di fatto chiude il set in anticipo. Sono infatti 10 i setball per le pantere, che a muro pervengono al pareggio.
Terzo set: Le pantere cercano di prolungare il buon momento del set precedente, ma Milano si conferma osso duro (8-7). Si fa sentire con un primo tempo “old style” Folie, poi il muro di Thompson azzera il vantaggio casalingo. C’è alternanza al comando del set, il primo a fermare il gioco è Gaspari sul 15-14 Imoco. Si gioca molto con i nervi, oltre che con l’agonismo e la tecnica: Haak perde l’occasione per un buon break, ma sfrutta quella successiva (20-17). Sylla accorcia due volte, Fahr infila il pallone nella terra di nessuno, la collega di reparto Lubian dà 4 setball alle sue, poi è proprio lei, a muro, a sancire il ribaltamento della situazione. “Vi vogliamo così” canta il Palaverde mentre le cacciatrici di autografi e selfie assediano Egonu.
Si mantiene su livelli distinti l’attacco della Prosecco Doc Imoco, che anche in avvio di quarto parziale si fa notare per precisione e fantasia (colpi secchi alternati a pallonetti). Anche il muro, che quattro punti ha fruttato alle pantere nel set precedente, si mostra efficace. Meno, ancora una volta, il servizio. Milano, che a lungo ha inseguito, mette la freccia (11-9) e mantiene a lungo un vantaggio oscillante tra i due e i tre punti, non certo sufficienti a fare tremare le pantere, tornate alle certezze smarrite 48 ore prima in Brianza. E infatti a quota 18 arriva il pareggio di Haak, il cui attacco è tanto bello quanto intelligente. Thompson, mattatrice di Gara1 e 2, si fa murare due volte consecutive ed è sorpasso rosé. Gaspari arrocca in time out prima che set e partita sfuggano di mano. Primo tempo di Fahr e il conto alla rovescia per la vittoria sembra potere iniziare. Haak imperversa da posto 2, Milano però resta negli specchietti. Errore in attacco da seconda linea di Conegliano, Santarelli ha ancora un time out da giocarsi. Si rientra in campo sul 23 pari, il punteggio preferito da chi ama la suspence. A sorpresa, ecco De Kruijf in fast per il matchball, che l’ex compagna di reparto Folie annulla. Si va ai vantaggi: clamoroso ace di Larson su Plummer, poi Haak ci mette una pezza. E’ di nuovo il servizio a tradire Conegliano: secondo setball Milano, incredibile ace di Candi che manda le squadre – esattamente come in Gara1 – al tie break.
Tutta la panchina milanese era entrata in campo ad abbracciare Candi per l’ace che ha prolungato la partita, la quale evidentemente non è ancora finita. Anzi si riparte da zero, o meglio dal fendente di Robinson che dà l’1-0 alle pantere nel parziale decisivo; poi però ecco tre punti consecutivi delle lombarde che non vengono lasciate scappare dalle campionesse in carica. Al cambio di campo ci arriva in vantaggio, seppur minimo, il Vero Volley. Due errori consecutivi in attacco dell’Imoco fanno capire a Santarelli che è il momento di sacrificare un time out. Lubian a segno in fast, Sylla in diagonale due volte filate: ancora gioco fermo da parte di Conegliano. Plummer, con un muro e un attacco, dice a tutti che non è finita, ma non lo sono nemmeno i time out di Gaspari: via uno per coccolarsi il punto di vantaggio che gli resta. Bel diagonale di Thompson, Milano a due punti dalla vittoria. Una brutta ricezione rosé seguita da un fallo di linea centrale consegna tre matchball alle ospiti: due se ne vanno, poi ecco l’ultimo time out di una sera che sta per diventare notte dopo oltre due ore e mezza di confronto. Tocca a Thompson – ancora lei – mettere a terra il pallone che ribalta la serie, portando avanti Milano, che sabato sera potrà giocarsi lo scudetto davanti al proprio pubblico. Va da sé, al tempo stesso, che imponendosi all’Arena di Monza le pantere potranno tornare al Palaverde per la “bella”.
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO 2 – VERO VOLLEY MILANO 3 (21-25, 25-14, 25-20, 25-27, 13-15) in 2 ore e 32 minuti di gioco. Arbitri: Zavater di Roma, Cerra di Bologna, Giardini di Verona. Mvp: Thompson (Vero Volley). Spettatori: 5344. SITUAZIONE NELLA SERIE: PROSECCO DOC IMOCO 1 – VERO VOLLEY 2. PROSSIMA GARA: Sabato 13 maggio ore 21.25, Arena di Monza.
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