Sono già diversi anni che Montebelluna accoglie tra le sue braccia una realtà che riporta le menti al lontano Oriente. La Ving Tsun Academy Int’l, organizzazione presente in tutto il territorio nazionale, infatti, ha varie sedi in Veneto, tra cui una proprio nella città della marca trevigiana.
Ma che cos’è il Ving Tsun? “Il Ving Tsun rappresenta una delle tante discipline racchiuse all’interno della grande famiglia del Kung Fu, insieme di arti marziali provenienti, come sappiamo tutti, dalla Cina” dichiara Luca Bertoncello, sifu (insegnante) nella palestra di Montebelluna e Bassano del Grappa.
La traduzione letterale del termine è “eterna (o radiosa) primavera”, con varianti di significato non molto chiare: ciò che sappiamo con certezza è che, ad un certo punto della loro storia, questi artisti marziali hanno dovuto sostituire il primo ideogramma del nome per ragioni politiche, probabilmente per sfuggire alle persecuzioni imperiali.
La storia relativa alla nascita di quest’arte marziale è certamente affascinante: leggenda vuole che nel tempio Shaolin del nord, in Cina, vivesse, intorno alla seconda metà del diciassettesimo secolo, una monaca guerriera, Ng Mui (“Cinque Petali”). In questo monastero buddhista, come in tanti altri della Cina del tempo, era solita la pratica delle arti marziali, sostanzialmente con il fine di mantenersi in forma fisicamente e per potersi difendere dagli attacchi di ladri e furfanti.
In questo ambiente, Ng Mui apprese le lezioni che lì si era soliti insegnare, fino a diventare badessa del tempio. Ma quel periodo storico non fu certo un’epoca illuminata per la nazione asiatica: la sovranità era nelle mani del regime di Qing, che nutriva una certa avversità nei confronti dei monasteri, proprio perchè riteneva che queste strutture non fossero altro che covi di ribelli pronti a scatenarsi contro il governo centrale.
Per questo motivo, su ordine dell’imperatore, vennero dati a fuoco molti templi, tra cui quello in cui risiedeva Ng Mui, che iniziò a peregrinare per il suo paese, finchè un giorno incontrò Yim Ving Tsun, una giovane ragazza, promessa sposa ad un signorotto, vittima infelice di un matrimonio obbligato, e decise di insegnare alla giovane tutto ciò che aveva imparato, ma con delle forti modifiche, per rendere quest’arte più adatta ai civili.
Negli anni questa disciplina non smise mai di crescere, fino ad arrivare in tempi recenti a Yip Man, primo maestro a insegnare apertamente e liberamente questa arte marziale, nonché insegnante del celebre attore cino-americano Bruce Lee.
Oltre all’apprendimento dell’arte del difendere la propria incolumità fisica in caso di aggressione, molti sono gli aspetti salutistici che gli interessati dovrebbero tenere in considerazione.
“Ad esempio, mantenendo la colonna verticale allineata e il muscolo lombare costantemente a lavoro si evitano (o comunque si riducono) fastidiosi mal di schiena – spiega Luca Bertoncello – Si allena interamente la struttura muscolo-scheletrica e tendinea del corpo umano, la mente viene fortificata attraverso la pratica di molti esercizi, si impara a vedere la centralità delle cose, cosi da non farsi fuorviare, o quantomeno ridurre, l’influsso degli elementi esterni di disturbo che la società quotidianamente ci dà in “pasto””.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Luca Bertoncello).
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