Il Guicciardini per la quarantena di chi arriva dall’estero. Fregonese: “È un’ipotesi, abbiamo sempre collaborato”

Valdobbiadene non si tirerà indietro nel caso in cui la Regione Veneto, per il tramite dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, dovesse scegliere il Guicciardini, l’ex nosocomio cittadino, come struttura per la quarantena di chi arriva dall’estero.

A confermare questa ipotesi è il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, che ha sottolineato come la sua comunità sia sempre stata disponibile e pronta a collaborare per la sicurezza sanitaria del territorio.

Non c’è ancora niente di sicuro ma le autorità sanitarie della Provincia di Treviso già da tempo stavano pensando di utilizzare l’ex ospedale di Valdobbiadene per accogliere le persone che, arrivando in Veneto da Paesi a rischio per quanto riguarda la diffusione del Covid-19, dovessero aver bisogno di un periodo di quarantena prima di poter circolare sul territorio regionale senza rischi per la collettività.

Potrebbe essere questa la funzione del Guicciardini, recuperato in tempi record grazie al lavoro della Protezione civile Ana (Associazione Nazionale Alpini), dell’Avab di Valdobbiadene insieme ad altri volontari dell’antincendio boschivo del territorio ma senza dimenticare il personale sanitario presente in paese durante le settimane più difficili dell’emergenza epidemiologica.

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È un’ipotesi a cui si sta lavorando per essere pronti a qualsiasi necessità dovesse presentarsi il prossimo autunno/inverno – ha precisato Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene -. Quello che è stato detto fin da subito all’Ulss è che Valdobbiadene, come peraltro dimostrato anche a marzo scorso, sarà sempre disponibile e darà la massima collaborazione affinché possa essere gestita al meglio ogni situazione emergenziale sanitaria, attraverso le strutture e le competenze esistenti a Valdobbiadene”.

“In ogni caso l’ex ospedale dovrebbe essere utilizzato per casi di quarantena da rientro dall’estero ma non per tutti i casi – continua il sindaco Fregonese -, probabilmente per quelli più a rischio. Altrimenti presumo sia difficile gestire i numeri che potrebbero essere elevati”.

“Quindi nessun allarmismo – conclude il primo cittadino di Valdobbiadene – perché si tratta di cercare di migliorare ulteriormente la gestione di un’eventuale emergenza, sperando che non sia necessario. Quello che è stato fatto da marzo a maggio credo sia ancora ben evidente alle persone. Si tratta di dare ulteriori possibilità di sicurezza sanitaria alla collettività. Prossimamente avrò un incontro con il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, per essere informato sugli esiti delle valutazioni fatte al tavolo in Prefettura per poter lavorare assieme su quello che sarà necessario fare nei prossimi mesi”.

Il periodo delle vendemmie si sta avvicinando e anche a Valdobbiadene sono in molti a riflettere su come verrà gestita la forza lavoro, proveniente dall’estero, che sarà impiegata per la raccolta dell’uva.

Per la decisione finale sul futuro del Guicciardini, invece, sarà necessario un confronto con la Regione; intanto oggi è previsto un incontro in Prefettura per discutere del problema degli arrivi da Paesi stranieri, in particolare dall’Est Europa.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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