Non c’è due senza tre: per l’ennesima volta un importante cantiere del Comune di Valdobbiadene è fermo al palo da diversi mesi, precisamente dal marzo scorso. Si tratta dei lavori di demolizione e di ricostruzione della palestra scolastica polivalente della scuola media “Efrem Reatto”, il primo stralcio di un cantiere finalizzato all’adeguamento sismico ed impiantistico della struttura per un costo di 1 milione e 650 mila euro.
Al momento sono stati svolti esclusivamente lavori di demolizione e la realizzazione delle opere di fondazione, per questo motivo lo scorso 17 luglio la Giunta Fregonese ha deciso di rescindere il contratto con le due ditte napoletane vincitrici dell’appalto che coordinano i lavori dal 6 novembre 2019, in quanto – si legge nella delibera di Giunta – “il Raggruppamento appaltatore fin dal momento della consegna del cantiere ha mostrato un comportamento poco collaborativo, estremamente critico e contrario a buona fede, circostanze tutte che hanno reso estremamente difficoltoso lo svolgimento dei lavori“.
“Nonostante siano stati fissati più incontri per la ripresa dei lavori – prosegue la delibera -, il Raggruppamento non si è mai presentato e quindi i lavori sono stati sospesi senza ragione alcuna, se non addebitabile all’impresa”.
Inoltre, termina la delibera, “il comportamento tenuto dal Raggruppamento dimostra la chiara volontà dello stesso di non voler riprendere i lavori – in questo senso è strumentale l’aver privato il cantiere di gru e wc e non aver ancora prodotto il Pos – causando un grave pregiudizio all’amministrazione“.
Una decisione simile era stata presa alcuni anni fa, per gli stessi motivi, con altre due ditte del Sud Italia che avevano vinto le gare d’appalto per la gestione dei cimiteri comunali e per l’adeguamento sismico della scuola elementare di San Pietro di Barbozza. In entrambi i casi c’erano state delle inadempienze tali che l’amministrazione Fregonese aveva deciso di rescindere i contratti d’appalto e di affidare i lavori ad altre imprese.
La scelta di rescindere il contratto della nuova palestra delle scuole medie è legata al fatto che il ritardo nell’esecuzione dei lavori ha inevitabili conseguenze, in particolare il rischio di perdere il contributo di 1 milione di euro ricevuto dal Ministero dell’Istruzione.
Inoltre questi ritardi non consentono alla scuola di poter far conto sulla nuova palestra (più grande della precedente) sia per la normale attività didattica sia perché potrebbe essere necessaria a garantire maggiori spazi per la ripresa dell’attività didattica in base alle nuove disposizioni del Ministero dell’Istruzione. Senza contare che la palestra delle medie era sempre stata concessa in uso anche alle società sportive comunali.
Ora la dirigenza scolastica, le famiglie e la comunità attendono come intenda procedere l’amministrazione Fregonese, che il 21 luglio scorso ha nominato un legale per difendersi nel corso dell’udienza che si terrà al Tribunale di Treviso il prossimo 3 settembre, in quanto le aziende vincitrici dell’appalto hanno fatto ricorso al Comune.
Esse infatti chiedono la nomina di un consulente tecnico d’ufficio che tenti una conciliazione tra le parti e che accerti lo stato dei luoghi e dell’esecuzione delle opere poste in contabilità al primo stato di avanzamento lavori, verifichi gli elementi progettuali e l’operato della stazione appaltante in fase pre-contrattuale e di esecuzione del contratto, e quantifichi i danni che avrebbero subito le imprese appaltatrici per pretese carenze progettuali e di gestione e direzione del cantiere e dei lavori.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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