Ercole Girotto, 58 anni, è il candidato sindaco del gruppo “UniAmo Motta”. Girotto diplomato enotecnico alla scuola Enologica di Conegliano si è occupato fin da giovane della piccola azienda agricola di famiglia. Nel 2011 si è laureato in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.
Dal 1982 lavora per l’azienda sanitaria ed oggi semore per l’Ulss2 Marca Trevigiana si occupa dell’organizzazione dei controlli sulla vendita ed utilizzo dei prodotti fitosanitari nell’ambito dell’intero territorio della provincia di Treviso svolgendo anche lezioni a favore di studenti universitari, venditori e utilizzatori di questi prodotti.
Il suo impegno nell’amministrazione pubblica inizia nel 2003 quando è stato nominato Consigliere di maggioranza dalla “Casa di Riposo Tomitano-Boccassin” per due mandati, uno di questi da vicepresidente. Per un mandato, è stato anche vicepresidente dell’Associazione Lepido Rocco, ora “Fondazione Lepido Rocco”.
Nel 2013, è stato nominato assessore esterno ai servizi sociali e, da metà mandato, anche assessore all’ambiente. Nel 2018 si è candidato per le elezioni amministrative dove è stato vicesindaco di un altro candidato sindaco di Motta di Livenza l’attuale primo cittadino Alessandro Righi ricoprendo anche il ruolo di assessore ai servizi sociali, agricoltura ed ambiente fino alle dimissioni arrivate a metà del mese di gennaio 2022, rimanendo comunque nella maggioranza.
In un periodo storico in cui sempre meno persone decidono di fare gli amministratori, che cosa la ha spinta a candidarsi a sindaco di Motta di Livenza?
A partire dallo scorso anno, molti cittadini di Motta di Livenza mi hanno avvicinato ed hanno fatto crescere in me l’idea di intraprendere questo passo, considerandolo come la naturale evoluzione del mio percorso di crescita di amministratore.
Dopo essere stato assessore nell’ultimo mandato della Giunta Speranzon, fino a metà gennaio 2022 ho ricoperto la carica di vicesindaco (in quella Righi ndr) con tre deleghe importantissime: sociale, ambiente ed agricoltura.
Il crescente entusiasmo delle persone che si è creato introno a questa ipotesi, la manifestata fiducia nel mio operato e nelle modalità con le quali è stato attuato, unitamente ad una serenità personale, mi hanno spinto ad accettare questa sfida per il bene del mio comune e dei cittadini di Motta di Livenza.
Insieme alla mia squadra, riteniamo che chi è chiamato ricoprire la carica di sindaco di una comunità, non deve essere solo un bravo tecnico, ma deve sapere unire e fare sintesi tra le varie istanze e le varie sensibilità del Cittadini. Per arrivare a questo obiettivo, c’è un’unica modalità: il confronto ed il dialogo costante.
In caso di vittoria quali sarebbero gli interventi da compiere in breve tempo (entro i primi 100 giorni del suo mandato)?
Le prime due telefonate saranno rivolte al Direttore Generale dell’AULSS 2 Marca trevigiana e al Direttore Generale di Piave Servizi, due validissime persone che tra l’altro conosco personalmente.
A tutti e due chiederò un incontro ufficiale, visto che informalmente le interlocuzioni sono già state avviate. Al primo chiederò un incontro confrontarci sulle possibilità di sviluppo dell’Oras e sul nuovo progetto di “Casa della Comunità” nel padiglione A (ex distretto – Piazzale Madonna) di cui ancora sappiamo troppo poco, mentre al secondo chiederò un intervento per la realizzazione della rete fognaria per raccoglie i reflui che ad oggi recapitano direttamente nella Livenzetta. Non vorrei mai che Motta di Livenza non sfruttasse nel migliore dei modi tale opportunità.
A seguire contatterò le varie eccellenze che hanno base a Motta di Livenza: Lepido Rocco, Isiss Scarpa, Casa di Riposo, Cimic, perché solo attraverso la sinergia di tutti riusciremo far ripartire il nostro Paese.
Infine, una particolare attenzione la dedicherò a riportare alla normalità l’accessibilità agli Uffici e la relazione Amministrazione – Cittadino. Ricordiamoci sempre che la casa comunale è la casa di tutti i cittadini.
Quali invece quelli a lungo termine?
A lungo termine, al di là della singola opera o della doverosa attenzione alle necessità del cittadino, l’obbiettivo principale della nostra azione amministrativa deve essere quello di far ritornare Motta di Livenza attrattiva per i mottensi e per tutti gli abitanti del nostro comprensorio. Ne abbiamo le possibilità, ne abbiamo il dovere.
Oras, Casa di Riposo, Vigili del Fuoco, Basilica e Cooperativa Sociale Madonna dei Miracoli, Polo Scolastico, Polo Sportivo, Centro Cittadino, Zone Industriali, Produzioni Agricole, Cultura e Tradizioni locali, Associazione Anziani e Pensionati, Amici del Cuore, A.V.I.S., Comitati Frazionali e molte altre, sono le “eccellenze” da cui ripartire.
Riusciremo a fare questo solo se sapremo fare squadra ed includere e unire tutte le parti in una direzione comune. A tal proposito, senza dilungarmi, vorrei segnalare la grande opportunità che Motta di Livenza ha con l’apertura della terza corsia dell’autostrada A4, a solo 5 km dai confini del nostro Comune.
Parliamo di giovani, che sempre meno si sentono coinvolti nella vita politica del paese, quale è il vostro modo per dare la centralità che si meritano?
Se vogliamo creare una Comunità coesa ed unita, Il fine ultimo della nostra azione politica deve essere la valorizzazione e la crescita dei ragazzi Mottensi, ma anche l’integrazione con chi arriva a Motta e qui vuole costruire la propria vita.
Penso soprattutto al Polo Scolastico, (Elementari, Medie, Isiss e Lepido Rocco), ma anche a tutte le realtà sportive e culturali che insistono su Motta di Livenza. Certo, riattiveremo il “Consiglio Comunale dei Ragazzi”, ma solo riscoprendo il senso di comunità, in tutte le sue forme (sport, volontariato, musica, cultura ecc), i nostri giovani potranno capire l’importanza dell’impegno e della partecipazione nelle varie Istituzioni.
Un mio personale obbiettivo sarà quello di far crescere nel tempo una nuova classe dirigente per Motta di Livenza, che si impegni per il bene della comunità e faccia da traino per le generazioni future, nel solco della tradizione ma anche dell’innovazione che solo i giovani sanno portare.
(Foto: per gentile concessione di Ercole Girotto).
#Qdpnews.it