Entra nel vivo la gara pubblicata da Mobilità di Marca per la fornitura dei primi 21 autobus elettrici dedicati al servizio di trasporto pubblico urbano di Treviso. L’importo a base di gara, per l’acquisto di autobus e relative colonnine di ricarica, è di 13.357.500 di euro; è prevista inoltre l’opzione di acquisto di ulteriori 14 e-bus, e relativi impianti, per altri 8.856.600 di euro, portando il valore totale del bando – nato dalla partnership con il Comune di Treviso – a 22,2 milioni di euro (finanziati dal Piano Strategico Nazionale Mobilita Sostenibile e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Sono in corso in questi giorni le prove su strada: i modelli in gara hanno già destato una certa curiosità da parte dei cittadini che li stanno incontrando in transito. Oggi il presidente MOM, Giacomo Colladon, insieme all’amministrazione comunale, ha atteso il passaggio dei mezzi elettrici in prova nel cuore della città, in piazza dei Signori (foto). “Si tratta – spiega il presidente – di un momento simbolico importante che segna l’avvio dell’era elettrica per l’area urbana di Treviso. Queste settimane di test saranno quindi determinanti per definire l’elettrificazione della flotta, rendendo progressivamente il trasporto pubblico cittadino completamente a zero emissioni”.
Fino al 10 maggio di svolgeranno le prove sul percorso della linea 1 (che collega Villorba all’ospedale regionale, transitando anche all’interno delle mura); in particolare, il 27 aprile, 3 e 9 maggio sono fissate le prove di autonomia dei veicoli che circoleranno ininterrottamente per circa 10 ore.
Il bando di gara prevede due lotti di fornitura: 10 e-bus da 10 metri di lunghezza e di 11 e-bus da 12 metri. Rispetto ai mezzi attualmente in servizio a Treviso (per lo più 12 metri), l’Azienda ha orientato gli acquisti anche verso mezzi più piccoli e adatti a contesti pregiati come il delicato centro storico di Treviso. Stanno partecipando alla selezione con i propri mezzi, le aziende: Karsan, IIA – Industria Italiana Autobus, Power Bus, Solaris, per i veicoli da 12 metri; IIA – Industria Italiana Autobus e Man per i veicoli da 10 metri. L’aggiudicazione avverrà entro luglio 2023. La messa in servizio è prevista a partire da settembre del prossimo anno e si concluderà nel settembre 2025 (comporterà la rottamazione di 16 bus a gasolio e 5 autobus a metano). Nel frattempo, potrà essere attivata l’opzione di acquisto di ulteriori 14 autobus, portando a 35 gli e-bus nell’area urbana.
Il tema della sostenibilità ambientale è il perno attorno a cui ruota l’azione di MOM e la transizione elettrica per i centri urbani ne rappresenta un tassello fondamentale. Questa rivoluzione richiede però un approccio di sistema, in cui l’acquisto del “parco rotabile” rappresenta solo uno step: “L’altro, non meno importante passo, che stiamo affrontando in contemporanea, riguarda le infrastrutture di approvvigionamento e distribuzione dell’energia – aggiunge – che comportano ulteriori investimenti per 2,3 milioni”. L’impianto di ricarica sorgerà nel deposito MOM di via Castellana e prevede 21 colonnine con potenza massima fino a 150 kW l’una e sistema di gestione “smart”. Sono previsti inoltre: un impianto fotovoltaico che potrà raggiungere, a regime, circa 300 kW; la predisposizione di ulteriori punti di ricarica per i futuri incrementi della flotta elettrica e strutture per il ricovero degli autobus durante le fasi di ricarica (tettoie). La costruzione inizierà alla fine del 2023 e l’impianto sarà già pienamente operativo all’arrivo dei primi e-bus.
Il trasporto pubblico a Treviso è pronto quindi alla sua rivoluzione per una mobilità pubblica a impatto ambientale zero, grazie alla gestione circolare dell’energia e il fotovoltaico; e ad alto impatto tecnologico: ci saranno paline intelligenti alle fermate che dialogando con i bus in transito, comunicando i tempi reali di attesa, monitor interni per l’info-mobilità e pianale ribassato e pedane per garantire la massima accessibilità.
(Foto: MOM – Mobilità della Marca).
#Qdpnews.it