Nuova veste quest’anno per il Festival La Giusta Distanza che incontra il progetto SENSAZIONE, festival ideato dal Comune di Quero Vas all’interno del più vasto programma di rigenerazione culturale e sociale finanziato dal PNRR per l’attrattività dei Borghi Storici. Si è attivata una naturale collaborazione che ha portato alla fusione delle due iniziative.
L’evento è pertanto promosso dal Comune di Quero Vas, che ha affidato la direzione artistica a Mirko Artuso, con il sostegno del Comune di Segusino che mantiene il supporto e la sinergia già assicurate nelle passate edizioni.
Il Festival, sotto la direzione artistica di Mirko Artuso, è organizzato dal Teatro del Pane, dalla Proloco di Quero e dal Centro Culturale Bice Lazzari.
Le novità della quarta edizione in programma dal 1° al 4 giugno, nei territori di Quero Vas e Segusino, con un evento speciale il 10, sono un tema, la “Sensazione”, che verrà sviluppato nell’arco dei prossimi tre anni, la collaborazione con il FAI Fondo Ambiente Italiano e un evento speciale di e con Marco Paolini.
Cinque giornate, diciannove appuntamenti, quattro differenti luoghi in due comuni e in due province contigue per il festival che unisce teatro, musica, arte e letteratura. Le località di Segusino, Milies, Schievenin Quero e Vas si trasformeranno in un anfiteatro naturale che coinvolgerà il pubblico e la comunità locale in eventi dal vivo, incontri, degustazioni, letture itineranti e visite guidate.
Mirko Artuso, direttore artistico de La giusta distanza, spiega: «Inizia un nuovo ciclo del festival che ha come tema portante i sensi e la Sensazione: l’edizione 2023 racconterà l’olfatto e il gusto nelle diverse declinazioni con spettacoli teatrali, musica e opere d’arte, appositamente concepite per l’occasione dall’artista Tamara Repetto, che saranno accompagnate dalle essenze create da Francesca Faruolo e Joseph Caruso – Smell Atelier di Arti olfattive per accorciare le distanze tra uomo e natura, arte e paesaggio. Gli artisti ci condurranno, con i loro originali punti di vista e grazie alla loro particolare sensibilità, verso il paesaggio naturale e interiore, a riflettere e divertirci in questo tempo sospeso».
Si inizia giovedì 1° giugno a Segusino con un doppio appuntamento. Alle ore 19 L’odore delle streghe, concerto con Isaac De Martin e Leonardo Facchin e letture di Mirko Artuso tratte da pagine di grande letteratura in tema di streghe, gusto e olfatto. Nel cortile dell’agriturismo Riva dei Còz, godendo del bellissimo panorama della valle del Piave, si riscoprirà il fascino delle storie che permettono di ritornare fanciulli di spirito e si annuserà l’aria di libertà che le streghe portano con sé.
A seguire, degustazione a cura dell’agriturismo. Alle 21, a Riva Grassa – Torrente Riù andrà in scena lo spettacolo Melusina – Corpo segreto, per la regia di Valentina Brusaferro con l’interpretazione di Beatrice Niero, che darà voce a Melusina, protagonista di molte leggende medievali: un essere sovrannaturale che abita nelle foreste e traspare dalle profondità delle acque, portando bellezza ma anche distruzione.
«Quella proposta dal festival La giusta distanza è – sottolinea Mirko Artuso – un’immersione nel paesaggio di un vero e proprio teatro naturale, con boschi come fondale, prati come platea, pedane di legno come palcoscenico, piccoli cortili e vecchi fienili a fare da scenografia. Un’occasione unica per unirsi attorno a un’idea, gustare piatti tipici della tradizione e ottimi vini nati dalle sapienti mani dei produttori locali, per vedere crescere l’arte, il teatro, la musica, il cinema come si vedono crescere i prodotti della terra. Alzare gli occhi e godersi lo spettacolo, assistendo al dialogo tra natura e palcoscenico, scambiandosi le maschere e ascoltando la voce del palco che accompagna il pubblico con naturale semplicità».
Venerdì 2 giugno ricco programma con iniziative a partire dal primo pomeriggio. Per bambini e ragazzi l’appuntamento è alle 14.30 nei boschi di Schievenin ed al chiosco BAR-H per la merenda con La maschera della natura, laboratorio di costruzione di maschere condotto da Roberta Bianchini, con Teatro del Pane in collaborazione con Fabrica. Un momento di gioco e di condivisione alla ricerca, tra alberi e sentieri, di materiale naturale con cui realizzare il proprio travestimento ed entrare in sintonia con il paesaggio circostante. Alle 15 vernissage a Casa Oliva e Municipio di Quero Vas di Odorama, mostra olfattiva di Tamara Repetto. Un progetto espositivo che ospiterà le installazioni olfattive di Tableaux parfumes e Arboris: piccole tavole dedicate alle stanze di Casa Oliva, dove soggiornò il grande architetto Carlo Scarpa e la pittrice Bice Lazzari. Un modo alternativo per scoprire, attraverso l’olfatto, un luogo di accoglienza e la natura che avvolge il comune di Quero Vas. Deforestazione e impatto sull’ecosistema sono i temi della denuncia lanciata dall’istallazione Arboris nel municipio di Quero.
L’opera, che raccoglie vari campioni di radici di alberi e di piante, invita il fruitore alla tutela dell’ambiente attraverso il “respiro olfattivo” della natura. Ancora atmosfere olfattive per Un certo respiro, percorso a cura di Francesca Faruolo e Joseph Caruso – Smell Atelier di Arti Olfattive: un filo che lega tra loro gli eventi del festival che tra fiume e vigneti, passando dall’aroma delle raffinate pietanze cucinate in Norvegia da Babette al profumo dei limoni di Sicilia, incontra le tracce lasciate dagli uomini e dalle donne che hanno amato i paesaggi naturali. Alle 16, a Quero, partendo dal Centro Culturale Bice Lazzari si scende a San Valentino, qui si svolge la caccia al tesoro teatrale Perdere i sensi, condotta da Arianna Porcelli Safonov, moderna anguana dallo spirito comico, che invita alla scoperta dei mille possibili usi che si possono fare dei due sensi primitivi per eccellenza: gusto e olfatto. Alle 19.30 degustazione a cura della Pro loco di Quero. Alle 21, nei boschi di Schievenin, Il sapore della paura, escursione teatrale in notturna per bambini e ragazzi a cura di Teatro del Pane e Mirko Artuso. Favoriti dal buio che aiuta a immaginare qualsiasi cosa, i partecipanti andranno alla scoperta del bosco e delle proprie paure annusando l’aria e facendosi guidare dal proprio istinto, diventando parte del bosco stesso.
Sabato 3 giugno, tre appuntamenti: alle 14.30 verrà riproposto La maschera della natura, laboratorio condotto da Roberta Bianchini nei boschi di Milies a Segusino. Alle 18.30 Federico Furlan e Marta Soci daranno voce a Letture itineranti, escursione teatrale all’insegna di gusto e olfatto, alle 19.30 degustazione a cura della Pro loco di Quero presso il brolo di Villa Favero in piazza del Municipio a Quero che sarà sede alle 21 dello spettacolo teatrale proposto da Mana Chuma teatro, Quanto resta della notte, di e con Salvatore Arena. Una conversazione tra madre e figlio, un susseguirsi di ricordi che risvegliano nel cuore del protagonista Pietro la verità nascosta e contribuiscono a dare vita a un tempo dedicato all’amore. Sempre alle 21, nei boschi di Milies a Segusino, Teatro del Pane e Mirko Artuso ripropongono l’escursione teatrale in notturna Il sapore della paura.
Domenica 4 giugno, finissage di Odorama, mostra di Tamara Repetto. A partire dalle 18, Letture itineranti e visita guidata alla Cartiera di Vas che anticamente produceva carta esportata in tutto il Mediterraneo e ora rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale nel quale vengono ospitati eventi culturali e mostre. Al termine della visita è prevista per i partecipanti la realizzazione di carta fatta a mano con fibre vegetali. Sempre in cartiera, alle 20, evento di punta con Il pranzo di Babette, cena-spettacolo con Mirko Artuso, Betrice Niero e Laura Serena, musiche di Isaac De Martin e Matteo Artuso, con la collaborazione del Coro Valcavasia e del mezzosoprano Silvia Regazzo.
Una serata di grande suggestione per una cena elegante e raffinata, curata da Top banqueting di Conegliano, che trae ispirazione dall’omonimo racconto della danese Karen Blixen. Teatro del Pane invita gli spettatori attorno a un tavolo guidandoli alla scoperta delle vicende di Babette, enigmatica domestica francese, nonché fantastica cuoca trasferitasi in un villaggio sperduto in Norvegia.
“Scegliere di fare uno spettacolo teatrale i cui il cibo e l’atto sensuale-rituale del raccontare e del mangiare rappresentano un crocevia del destino è da veri virtuosi – commenta Mirko Artuso -. Si tratta di rendere una sensazione che è principalmente del palato attraverso mezzi come la parola, le immagini e i suoni, che si rivolgono ad altri sensi. Si tratta di raccontare una magia invisibile grazie alla metamorfosi dei caratteri e alle giravolte della storia. Lo spettacolo Il pranzo di Babette suggerisce come arrendersi all’amore per il cibo significhi abbandonarsi all’amore per la vita. Raccontare e cucinare sono una sublime forma d’arte, il convivio è un dono, una rivincita. Lo spirito e la carne possono condividere la stessa mensa, gli opposti si attraggono, gli estremi si toccano”.
Sabato 10 giugno giornata conclusiva del festival con spettacolo, degustazione e concerto. La malga di Fontana Secca, a San Valentino Quero Vas, sarà palcoscenico alle 16 dell’omonimo spettacolo Fontana Secca, drammaturgia di Marco Paolini e Francesco Niccolini, con la collaborazione di Mirko Artuso e la produzione di Jolefilm in collaborazione con il FAI. Impegno del Fondo Ambiente Italiano è restituire ai cittadini, restaurandolo e rifunzionalizzandolo, un luogo di lavoro e di fatica quotidiana che racconta una memoria del territorio.
Passato e paesaggio, vicende mondiali e locali, pendii scoscesi in cui le piogge scivolano via e i pascoli sono mogi diventano i riferimenti attraverso cui raccontare la storia di una comunità e far sentire Fontana Secca più vicina e più nostra. Alle 19 degustazione a cura della Pro loco di Quero con la collaborazione del Comitato San Valentino e a seguire festa di chiusura del festival con Flexus in concerto. La band emiliana, con vent’anni di carriera, mescolerà nuove canzoni e alcuni grandi classici della migliore musica d’autore italiana proponendo un mondo musicale dal taglio cinematografico.
Come da tradizione del Teatro del Pane, ogni appuntamento sarà accompagnato dalle degustazioni preparate dalla Pro loco di Quero e dal Bar H di Schievenin.
Un ringraziamento particolare va alle realtà che rendono possibile il festival: i Comuni di Quero Vas e Segusino, la Pro loco di Quero e il Centro Culturale Bice Lazzari, Altitudo, Vulcano Agency, Arsenalia, Parajumpers, Printmateria.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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