Continua a far discutere il furto della testa marmorea dalla sala Vazzoler del castello di Conegliano, scoperto dall’amministrazione lo scorso maggio dopo la fine del il lockdown (vedi articolo).
Mentre proseguono le indagini e si valuta il potenziamento del sistema di videosorveglianza del museo civico, il Partito Democratico ha presentato un’interpellanza firmata dal consigliere Isabella Gianelloni per chiedere all’amministrazione una riorganizzazione della gestione del patrimonio culturale cittadino, sia per quanto riguarda la sua promozione che la sua tutela.
“La vicenda del furto scoperchia, se ancora ce ne fosse bisogno, lo stato imbarazzante in cui versa il patrimonio culturale di Conegliano”, spiega il consigliere democratico, che collega l’episodio con l’incendio scoppiato a inizio giugno nell’area ex-Zanussi, dove parte del patrimonio archivistico cittadino è custodita nei magazzini comunali.
“Da quanto risulta da un accesso agli atti compiuto dal nostro gruppo consiliare risulta che i capannoni dell’area ex Zanussi, che custodiscono una parte importante dell’archivio comunale, sono privi del certificato di prevenzione incendi, oltre a essere, come risaputo in una zona di grave degrado urbano”, prosegue il consigliere, che chiede all’amministrazione “cosa intenda fare sul versante della prevenzione degli incendi nei luoghi di conservazione dei beni archivistici e delle opere d’arte”.
“Da molti anni ormai si pone il problema della catalogazione, della salvaguardia e della valorizzazione del grande patrimonio culturale cittadino”, continua Gianelloni, secondo cui l’episodio avvenuto nel museo civico dimostrerebbe “come l’azione di controllo e salvaguarda lasci gravemente a desiderare”, oltre alla mancanza di una seria catalogazione di tali beni, essendo, allo stato attuale, ignoto il valore della refurtiva.
Da qui la richiesta, avanzata dal consigliere PD, di avviare una riorganizzazione dell’intero settore dei beni culturali, sia per quanto riguarda la catalogazione che la custodia e il controllo, “secondo criteri di maggior efficienza e aderenza alle più recenti concezioni museale e di fruizione della cultura”.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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