Adeguamento sismico in vista per l’istituto comprensivo di Tarzo (nella foto), in via Trevisani nel Mondo, che comprende scuole elementari e medie del paese. I lavori verranno portati a termine entro la fine dell’anno con 300 mila euro messi da parte per le opere pubbliche. E’ questo solo un primo intervento, per adeguare lo stabile in base alle ultime normative 2018, in attesa di completare l’opera in un secondo momento.
L’edificio si compone di tre blocchi diversi. Il complesso storico, costituito dai primi due stralci realizzati tra il 1978 ed il 1981, è stato costruito dall’impresa Casagrande Gava di Vittorio Veneto, su progetto risalente al 1978-1979 dell’architetto Antonio Monaco di Venezia e dell’ingegnere Domenico Gallo, e collaudato il 23 marzo 1982 con l’ingegnere Gianni Biasin. Il terzo stralcio, invece, risale al 2006-2007. La superficie coperta è di circa 1.100 metri quadri per un volume complessivo di circa 8.800 metri cubi.
“In linea di massima si tratta di un buon edificio. A dirlo sono le analisi e le campionature effettuate dall’ingegnere Stefano Lucchetta – spiega il sindaco Vincenzo Sacchet – Il problema è che in questo momento tra un fabbricato e l’altro ci sono solamente cinque centimetri”. Nel caso di una scossa, dunque, i tre corpi rischierebbero di scontrarsi, facendo collassare l’edificio. “In base alle ultime normative dovrebbe esserci uno spazio di 15 centimetri per evitare un eventuale martellamento”, fa sapere il primo cittadino.
Per evitare un eventuale collisione tra i blocchi, quest’ultimi verranno collegati con dispositivi di vincolo oleodinamico (shock transmitters), che avranno il compito di rallentare le oscillazioni. “I dispositivi permettono le deformazioni lente (termiche) e bloccano le deformazioni impulsive da sisma”, si legge nel progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento. “Non si interviene sulla struttura ma si inseriscono degli elementi meccanici, dei martinetti che agiranno a livello idraulico saranno visibili ad occhio nudo – entra nel merito il primo cittadino – Ne verranno applicati 6 per giunto (3 al soffitto del piano terra e 3 al soffitto del primo piano in corrispondenza delle strutture verticali adiacenti) per un totale di 18”.
“Non si tratta di un intervento invasivo, pertanto la scuola rimarrà aperta durante i lavori – spiega Sacchet – A breve partirà la progettazione definitiva: tempo un mesetto e daremo il via alla gara d’appalto, per cominciare l’opera sul finire dell’estate. I lavori termineranno entro la fine dell’anno”.
Non appena ci saranno gli spazi finanziari, l’adeguamento sismico dell’edificio vedrà anche una seconda fase. Come richiesto dalla normativa tecnica, infatti, la valutazione della sicurezza sismica di un edificio comprende anche la stima delle eventuali criticità derivanti dal collasso di elementi secondari, ovvero tutto ciò che potrebbe sbriciolarsi in seguito ad una scossa. Si tratta, quindi, di inserire nelle pareti una sorta di rete capace di mantenere eventuali cedimenti di materiale, come ad esempio calcestruzzo o malta. L’intervento costerà circa 150 mila euro, ma se ne riparlerà più avanti. “E’ nostra intenzione procedere per priorità”, chiude il sindaco.
(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
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