Arriva da Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna la lamentela nei confronti della proposta governativa di un ecobonus in forma di detrazione fiscale del 110% rivolto alla ristrutturazione e dell’efficientamento energetico degli edifici a uso civile e abitazione che, se emanato con l’obiettivo di aiutare le famiglie ad assorbire le spese e dare una spinta al settore, avrebbe secondo l’ente un risultato poco concreto e tempi molto, troppo lunghi, capaci di bloccare i cantieri e quindi creare un cortocircuito con il suo stesso scopo.
L’iniziativa, che secondo Confartigianato poteva rappresentare una decisiva soluzione di rilancio per il comparto dell’edilizia, avrebbe dovuto già aprirsi il primo di luglio e secondo quanto detto dal governo sarebbe stata attiva fino a fine anno: la criticità starebbe in particolare nelle modalità di presentazione, che sono ancora non chiare, e nei termini, in quanto troppo stretti per poter ideare, progettare le opere. Quest’incertezza avrebbe creato non una spinta, ma un blocco dei cantieri.
Oltre a tempistiche teoriche che non sarebbero così compatibili con le modalità pratiche in vigore, agli occhi di Confartigianato AsoloMontebelluna e delle aziende rappresentate, tra cui non mancano alcune testimonianze dirette, non sono stati presi in considerazione i passaggi che riguardano il dialogo con le banche, gli intermediari finanziari e le assicurazioni, i quali sono oggi fondamentali per un’azienda.
“Quella che sembrava essere davvero una buona soluzione e uno strumento di traino e rilancio per il comparto dell’edilizia sta rischiando di diventare un pericoloso boomerang – dichiara il presidente Fausto Bosa – viste le numerose incertezze interpretative, i ritardi nel chiarirne la portata, le estreme complicazioni che dimostra la norma”. E anche Sergio Zanella, vice presidente, afferma in un recente comunicato stampa: “Non risulta chiaro con quali modalità questi crediti potranno essere ceduti”.
Nell’attesa della concretizzazione di quelle operazioni economiche, annunciate prima e durante la riapertura, che avrebbero lo scopo di supportare le aziende nella propria ripresa, continuano a sorgere diverse polemiche riguardanti la complessa e lentissima risposta nel rispondere alle domande di chi, effettivamente, ne sente oggi davvero il bisogno.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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