In provincia di Treviso ci sono 1.127 orologi solari censiti grazie al grande lavoro dell’Unpli. Sono meglio noti come meridiane e sono studiati dalla scienza della gnomonica, in Italia ce ne sono circa 21mila, il 13% delle quali si trova in Veneto.
Ieri sera, sabato 15 aprile, un gremito auditorium “Santo Stefano” di Farra di Soligo ha ospitato la prima uscita della Associazione Gnomonisti Trevigiani, presieduta dalla professoressa Elsa Stocco e con sede a Valdobbiadene, in occasione dell’evento “Alla scoperta delle meridiane” organizzato dalla Pro loco di Farra e dall’amministrazione comunale, rappresentate dal presidente Roberto Tormena e dal vicesindaco Michele Andreola. Presente anche Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo, che ha sottolineato l’importanza delle meridiane come forma artistica capace di contribuire a valorizzare la bellezza del territorio Patrimonio Unesco.
Il comune di Farra di Soligo custodisce 51 meridiane (è infatti al terzo posto provinciale dopo Valdobbiadene e Treviso) ed è il paese natale del noto gnomonista Giacomo Sartori (1863-1932), realizzatore di moltissime meridiane, tre delle quali si trovano nella sua casa in via Crosera, la quale sarà una delle mete privilegiate della passeggiata “Andar per meridiane” guidata dallo gnomonista Gianpiero De Bortoli e in programma domenica 30 aprile dalle 9.30.
Ieri sera è stato presentato anche il direttivo della nuova Associazione Gnomonisti Trevigiani: presidente Elsa Stocco, di Castelfranco Veneto e direttrice della rivista nazionale Orologi Solari,vicepresidenti Enio Vanzin, di San Biagio di Callalta, con all’attivo quasi 300 meridiane in Italia, e Giuseppe Flora, residente a Montebelluna e figlio di Giovanni Flora (colui che ha fatto i calcoli e restaurato la meridiana del campanile di Valdobbiadene), segretario l’altivolese Luigi Marcon, Gianpiero De Bortoli, Adriana Parinetto e Gianantonio Geronazzo. Socio in pectore Giuseppe De Donà, esperto meridianista di Sospirolo (Bl) con all’attivo molti orologi solari e responsabile italiano della gestione del portale Sundial Atlas, dove sono censite migliaia di meridiane presenti in tutto il mondo.
La prof.ssa Stocco ha affermato che l’associazione è nata per continuare in modo ufficiale la ricerca, la conservazione e la valorizzazione delle meridiane presenti nel territorio provinciale, ma anche costruire dei percorsi culturali nel territorio come la passeggiata di domenica 30 aprile.
“Le meridiane hanno alle spalle tanta storia, sono un patrimonio importante per quanto riguarda anche la didattica e l’educazione – ha detto Stocco –. Abbiamo due obiettivi importanti. Il primo è portare a termine insieme al Comune di Valdobbiadene la Sezione di gnomonica nella biblioteca comunale (sarà la prima in Italia) e diverrà un polo di riferimento per tutta la gnomonica regionale e nazionale. Un’occasione dunque per tenere viva questa tradizione e questa cultura, per salvaguardare questo patrimonio che ci permetterà di restare collegati con il mondo, speriamo dunque che questa nostra iniziativa possa essere da stimolo per tutti”.
“Il secondo obiettivo è dare rilievo alle nostre prime iniziative nel numero di aprile 2023 della rivista nazionale “Orologi solari” – ha concluso Stocco –. Daremo visibilità al prossimo evento a Farra, alla fondazione dell’associazione e della Sezione della biblioteca di Valdobbiadene perché vale la pena valorizzare questo patrimonio trevigiano, ci saranno tante sorprese e curiosità da portare alla luce del sole”.
Ospite d’eccezione della serata di ieri è stato il professor Stefano Ciroi, referente dell’osservatorio astronomico di Asiago e docente di spettrografia astronomica all’Università di Padova.
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