Arriva l’estate e si ripete sempre la stessa routine: ieri, sabato 4 luglio 2020, il sindaco Mattia Perencin ha dovuto emettere per l’ennesima volta un’ordinanza urgente di sgombero immediato in quanto un gruppo di nomadi si era accampato nelle aree parcheggio della zona industriale di Soligo.
Dopo le numerose segnalazioni pervenute al municipio di via Patrioti da parte di cittadini e di proprietari delle unità produttive che operano in viale Europa, il sindaco ha preso carta e penna, come aveva fatto più volte il suo predecessore Giuseppe Nardi e lui stesso nel giugno dello scorso anno (qui l’articolo) e ieri Carabinieri di Col San Martino e Polizia municipale si sono recati sul posto per comunicare ai nomadi di abbandonare immediatamente la zona industriale.
Nell’ordinanza del sindaco si legge: “Rilevato che tale area non è attrezzata per la sosta prolungata dei veicoli e l’accampamento di persone e constatato che la permanenza dei nomadi nelle aree citate crea di fatto, oltre al potenziale pericolo per la salute in ordine alla mancanza di strutture igienico-sanitarie adeguata al protrarsi della sosta, anche pregiudizio agli effetti dell’igiene pubblica in quanto la zona è frequentata da cittadini, si ritiene indispensabile ed improrogabile lo sgombero immediato ai fini di eliminare gli inconvenienti di natura igienico-sanitaria e di ordine e sicurezza pubblica”.
L’accusa enunciata nell’ordinanza notificata ieri ai nomadi da carabinieri e Polizia Locale è sempre la stessa: occupazione illecita di suolo pubblico ed obbligo di ripristino immediato dello stato dei luoghi.
Il sindaco Perencin inoltre precisa di aver ricevuto simili segnalazioni anche per Falzè di Piave e Pieve di Soligo, tanto che i sindaci dei due Comuni vicini hanno notificato le medesime ordinanze urgenti.
Tutto nella norma, si fa per dire, visto che da anni sono questi i luoghi privilegiati dai nomadi per i loro bivacchi più o meno prolungati, tanto che spesso era accaduto che venissero allontanati da una parte e si dirigessero nell’altra.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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