Tra le corsie della Fiera Caccia, Pesca e Natura di Longarone, ieri mattina c’era un clima sereno: centinaia di appassionati di caccia e di pesca girovagavano tra i padiglioni alla ricerca dell’accessorio perfetto.
Durante il dibattito sul controllo delle specie animali, però, non si poteva evitare di fare un cenno al tema della recente aggressione ai danni del runner 26enne, ritrovato morto nella foresta non lontano da casa, presumibilmente a causa dell’orsa classificata come Jj4.
Oggi il Paese è diviso tra chi ritiene giusto abbattere l’animale e chi invece ritiene si tratti di un’ingiustizia. C’è chi vorrebbe trasferirlo altrove e chi ha già scelto quale dovrebbe essere il destino della specie in Italia. Poi c’è anche il caso dello Zoo di Fasano che vorrebbe prenderne custodia e molte altre opinioni sfumate, che cercano un compromesso.
Il ministro Nello Musumeci su questo tema risponde con risolutezza: “Quando l’approccio a questi temi avviene con il cuore è difficile raggiungere la soluzione. Una tragedia come quella avvenuta nei giorni scorsi potrebbe ripetersi. Noi abbiamo il dovere di scongiurarlo. Guai a dover pensare a una soluzione di compromesso che metta ancora a rischio una vita umana”.
“Se potremo salvare la vita degli esemplari di orso attualmente presenti in Italia lo faremo senz’altro – ha assicurato il ministro – Ma la vita di una persona è troppo preziosa, perciò non si possono accettare compromessi in questa decisione”.
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