“Ora ci aspetta il mondo lì fuori, una danza di mascherine di carta che vorrebbero nascondere i sorrisi nella distanza sociale. Addio dannata quarantena, mi sei servita a farmi capire l’importanza del poco”.
Termina con questa riflessione profonda il nuovo libro di Giovanni Carraro (nella foto), “La stecca prealpina”, presentato in anteprima ieri sera, venerdì 3 luglio, nella chiesa arcipretale di Farra di Soligo alla presenza del prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, e dell’assessore regionale al turismo, Federico Caner.
Carraro, insieme ai disegni in diretta di Fabio Vettori (l’artista delle formiche), ha saputo arrivare al cuore della gente ancora una volta, aprendo la stagione della rinascita culturale del Quartier del Piave dopo la dolorosa esperienza del “nemico invisibile”, che tanti custodi genuini della memoria popolare, cari allo scrittore, ha portato via con sé tra i cieli azzurri della Prealpi Trevigiane.
La nuova fatica dello scrittore, giornalista ed escursionista trevigiano d’adozione è stata scritta durante la quarantena ed è una raccolta di 53 racconti. Storie legate alle ricerche effettuate in tanti anni di camminate sulle Prealpi trevigiane tra aneddoti, curiosità di storia locale, geologia, flora e fauna, patrimonio artistico.
La grande rilevanza di questo libro è che, per volontà dell’autore, l’intero ricavato sarà devoluto alla Regione Veneto per sostenere la lotta contro il Covid-19.
“Sono davvero felice di aver presentato i miei racconti con Fabio Vettori (nella foto sotto) – ha affermato Giovanni Carraro – che, mentre leggevo alcuni dei miei testi, ha disegnato in diretta sul maxi schermo alcune opere con l’accompagnamento musicale dell’associazione Puccini di Crocetta del Montello. Tra me e Fabio c’è una grande amicizia e, anche in questo frangente dell’emergenza sanitaria, ci siamo trovati uniti“.
“Ringrazio l’amministrazione comunale di Farra di Soligo che ha collaborato all’organizzazione di un evento che segna la ripartenza dopo il lungo lockdown” – ha concluso lo scrittore e giornalista originario di Pieve di Cadore.
Una serata ben riuscita anche dal punto di vista logistico: decine i volontari delle associazioni farresi che hanno garantito lo svolgimento dell’evento in piena sicurezza e poi sanificato in tempo di record la chiesa arcipretale gentilmente messa a disposizione da don Brunone De Toffol.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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