Una perfetta catena dei soccorsi ha permesso, il giorno di Pasquetta, di salvare la vita a un 68enne di Casale sul Sile colpito da arresto cardiaco.
“Alle 11.34 di lunedì 10 aprile – racconta la dottoressa Marialuisa Ferramosca, direttore del Suem Treviso – è pervenuta al 118 una chiamata di soccorso per un uomo che mentre camminava lungo la greenway che collega Treviso a Jesolo, all’altezza di Casale sul Sile, si è accasciato a terra, colpito da arresto cardiaco. Immediatamente sono partiti i mezzi di soccorso. Nel frattempo un medico che si trovava sul posto, il dottor Marco Marcanzin, specializzando ortopedico, e un’infermiera anche lei in transito, hanno immediatamente iniziato il massaggio cardiaco. Contemporaneamente, altri presenti hanno recuperato un gommone con il quale hanno attraversato il Sile e preso, dall’altro lato del fiume, un defibrillatore pubblico collocato in una colonnina vicina alla chiesa. Il defibrillatore è stato subito posizionato sul paziente e dopo aver erogato una scarica il cuore ha ripreso a battere”.
“All’arrivo dei soccorsi – prosegue Ferramosca – il paziente era non cosciente ma in respiro spontaneo. Intubato e trattato farmacologicamente è stato immediatamente trasportato all’Ospedale di Treviso e accolto in Unità Coronarica. Da questa mattina il paziente è completamente sveglio e neurologicamente integro”.
“Al medico e all’infermiera che sono intervenuti prontamente sul posto, così come a coloro che sono andati a recuperare il defibrillatore, contribuendo a salvare la vita del 68enne che aveva avuto l’arresto cardiaco, vanno la mia riconoscenza e il mio apprezzamento – afferma il direttore generale dell’azienda sanitaria, Francesco Benazzi -. Si conferma, anche in quest’occasione, l’importanza di un intervento tempestivo e della presenza capillare, sul territorio, dei defibrillatori”.
(Foto: il fiume Sile, Wikipedia).
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