Dal 1966 quando aprì la sua bottega nel cuore di Treviso, al civico 24 di via Inferiore, Remigio Nascimben si è affermato fra i migliori affilacoltelli non solo della Provincia, ma di tutto il Veneto.
Lo attesta anche il titolo di “Maestro Arrotino” ottenuto nel 2014 dall’Associazione Arrotini e Coltellerie che fino ad ora ha riservato questa onorificenza a pochissimi artigiani del settore in Italia (meno di una decina).
Cuochi, macellai, parrucchieri, barbieri ma anche estetiste da tutta la regione si affidano alle mani sapienti di Remigio per affilare coltelli, forbici e utensili, specialmente quelli più preziosi che vanno maneggiati con una certa cura.
“Faccio tutto a mano, non c’è nulla di meccanico – racconta Nascimben mostrando il suo laboratorio nel retrobottega, un luogo che profuma di saperi antichi, popolato da attrezzi e pietre per l’affilatura consumati dal tempo (che a suo dire “nessuna macchina moderna potrà mai rimpiazzare”).
“La mia specialità sono le forbici da parrucchiere – spiega – me le mandano da tutto il Veneto per affilarle. Poi ci sono le tosatrici, i tronchesini delle estetiste, i coltelli da cuoco, da macellaio e molto altro. Le mie preferite però rimangono le forbici. Questa – racconta mostrando una piccola forbice giapponese – vale circa 800 euro, e quest’altra almeno 600″.
“Alcuni parrucchieri spendono molto per acquistare marchi prestigiosi di forbici che provengono dall’estero, specialmente dal Giappone, paese che ha una cultura del taglio straordinaria. Per affilarle senza compromettere la lama servono manualità ed esperienza“.
Oggi Remigio Nascimben ha 78 anni, e lavora con la stessa grinta e passione di quanto aprì la bottega negli anni Sessanta, affiancato dalla moglie Rosetta. “Dai 14 ai 20 anni lavorai come apprendista, poi, terminato il servizio militare, decisi di mettermi in proprio e aprire il negozio”.
Ad affiancare il padre dietro al bancone della coltelleria ci sono Sabrina e Antonella che con occhio esperto e fare cordiale accolgono clienti chiamandoli per nome, molti sono habitué, portando avanti la tradizione di un’insegna che rappresenta un pezzo di storia del commercio trevigiano.
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