Dopo la scelta da parte dell’amministrazione comunale di Vazzola di iniziare l’iter di chiusura della scuola elementare di Tezze di Piave e di Visnà, continuano le proteste di alcuni genitori.
Sono diversi, infatti, gli striscioni apparsi lungo strade e vie del Comune appesi da genitori e da cittadini contrari alla chiusura dei poli scolastici della frazione.
Durante un incontro pubblico che si è tenuto lo scorso mese di marzo l’amministrazione comunale aveva comunicato ai cittadini la scelta di unire tutti plessi all’interno della scuola di Vazzola che per il prossimo anno dovrebbe essere finita dai lavori di efficientamento energetico e sismico.
La scelta dell’amministrazione di chiudere la scuola elementare di Tezze nel 2025 e quella di Visnà dal prossimo anno scolastico, ha accesso diverse polemiche in paese. Alcuni genitori hanno lanciato una raccolta firme e appeso, come detto, alcuni striscioni per le vie del paese sulla maggior parte di questi la scritta: “No alla chiusura delle scuole #TezzeUnito“.
“TezzeUnito” è il nome che hanno scelto un gruppo di cittadini “che vorrebbe un paese bello e che funzioni come i comuni vicini. Parchi per bambini con giochi nuovi, un po’ di attenzione alle persone oltre che alle scuole aperte”. Per ora il gruppo non sembra interessato alle elezioni politiche del 2024 in cui anche a Vazzola si voterà per la scelta del nuovo sindaco.
“È giusto che ognuno faccia le proprie considerazioni – spiega l’assessore all’istruzione Elisabetta Vazzoleretto – a breve faremo una nuova riunione pubblica per spiegare la nostra progettualità”.
Domani la giunta comunale si riunirà per discutere proprio del tema delle scuole e quanto deciso verrà poi comunicato nella riunione pubblica che si dovrebbe tenere, se non entro questa settimana, all’inizio della prossima.
(Foto: Facebook).
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