Non aveva più fatto ritorno a casa il levriero Omero, dopo essersi allontanato per la sua solita passeggiata il 12 dicembre scorso in zona quagliodromo a Montebelluna. Una scomparsa che aveva fatto insospettire subito i suoi proprietari, i quali sostenevano di avere già ricevuto delle velate minacce per presunti danni commessi dal levriero. Brutti presentimenti che negli scorsi giorni sono diventati realtà: il corpo di Omero è stato ritrovato senza vita in un prato a pochi passi da casa sua.
Il cane apparteneva da 6 anni a una famiglia che vive in zona Mercato Vecchio. Omero conosceva benissimo il luogo ed era abituato a girare nei vigneti e tornare in autonomia a casa. Il giorno della scomparsa si era diretto in zona quagliodromo, incrociando e facendo amicizia con un passante e la sua cagnolina. Allontanatosi per seguire una lepre con quest’ultima, dopo circa un’ora la cagnolina ha fatto ritorno senza Omero.
Le ricerche partirono immediatamente grazie al prezioso aiuto di Debora Fiora dell’associazione AcchiappaLevrieri. Volantini, droni, cani molecolari e amici si sono mobilitati per mesi con la speranza di ritrovarlo. Pochi giorni fa però è avvenuta la terribile scoperta: Omero è stato ritrovato senza vita a pochi metri da casa. Una morte che ha scaturito molte domande.
“Il corpo era integro, non era sicuramente lì da quattro mesi – sostiene Debora -. Il pelo, gli occhi e le mucose erano intatti: si vedeva che non era un cane rimasto sotto le intemperie a lungo. Era dimagrito e aveva il collare messo in modo diverso rispetto a come di solito glielo metteva la proprietaria. Soprattutto il luogo di ritrovamento era di fianco a casa dei proprietari, quindi lo avrebbero notato tutti. Inoltre, poco prima erano stati fatti dei lavori. Sembra che sia stato messo lì di proposito.
In questi mesi abbiamo ricevuto delle segnalazioni ma non era mai lui. In tutto questo tempo non è mai stato avvistato. Se non è mai tornato a casa, confermo che è perché non ha potuto tornare. Rivolgendomi ai proprietari di cani, chiedo di prestare molta attenzione: gestiteli in sicurezza perché episodi del genere possono capitare a chiunque e ovunque”.
(Foto: per concessione di Debora Fiora).
#Qdpnews.it