La cosa che sorprende di più parlando con Cien Liang è il suo italiano impeccabile. La 28enne nativa di una “piccola” città (6 milioni di abitanti) della provincia dell’Hubei, nel cuore della Cina, vive in Italia dal 2018, quando, dopo una breve parentesi a Padova e a Mestre, si è trasferita a Treviso coniugando studio e lavoro.
“Con questa città è stato amore a prima vista” – racconta. La fluidità del suo italiano e la conoscenza, altrettanto sorprendente, della storia del nostro Paese, è dovuta al suo percorso di studio. “Dopo la triennale in Lingua e Cultura italiana all’Università di Pechino – ci spiega – , ho deciso di proseguire gli studi all’Università Ca’Foscari, al campus di Treviso, dove ho ottenuto la Laurea Magistrale in Interpretariato e Traduzione”.
“Mi sono appassionata alla storia e alla lingua italiana quando frequentavo l’equivalente cinese del liceo classico. Da lì la scelta del percorso universitario è stata facile – racconta – . Per noi cinesi è più facile imparare la vostra lingua; cosa che non vale al contrario per la complessità degli ideogrammi. Ma se può consolare – ironizza – sappiate che almeno la grammatica cinese è molto più facile di quella italiana!”.
La promozione del turismo cinese in Veneto
Oggi Cien Liang è dottoranda di ricerca in materia di Turismo e Cultura, e si divide fra studio e lavoro. “Dal 2020 collaboro come consulente culturale e linguistica con l’Ufficio di promozione turistica della Regione Veneto – racconta – e in particolare nell’ambito del ‘Progetto Cina’ per promuovere il turismo cinese nelle 7 province della regione”.
“Dal 2020 – spiega – porto in Veneto alcuni influencer cinesi che vivono in Italia mostrandogli il territorio, e gestisco il corrispettivo cinese di Visit Veneto (il profilo social turistico della Regione ndr) sui social cinesi ‘WeChat’ e ‘Weibo’“. “I Cinesi amano l’Italia: di solito viaggiano in grandi gruppi, stanno qui una decina di giorni visitando principalmente le grandi città. Nel caso del Veneto si fermano solo a Venezia. L’obiettivo è quello di fargli conoscere altre città d’arte della regione, altrettanto ricche di cultura, storia e tipicità gastronomiche, ma anche di attrarre gruppi di turisti più piccoli, composti da famiglie, gruppetti di amici o coppie.
Il Veneto ha un grande potenziale di attrazione del turismo cinese. Parlando di coppie pensiamo solo alle Ville Venete, ideali per ospitare cerimonie, e alla stessa Treviso che si colloca a metà strada fra Venezia e le Dolomiti, aspetto non da poco se pensiamo in ottica delle Olimpiadi 2026, e che nei dintorni consente di visitare luoghi come le Colline del Prosecco o la Gipsoteca di Possagno”.
Il Sile come il fiume Han
“Personalmente a Treviso ho scoperto una nuova dimensione di vita, più lenta – racconta Cien tornando con la mente ai flussi frenetici di Pechino -. Qui non ho paura di fermarmi per strada senza rischiare che qualcuno mi spinga: poter passeggiare di per sé è già una novità visto che a Pechino le distanze sono talmente grandi che ci si sposta solo con i mezzi pubblici. Anche vivere in una città piccola – prosegue – è una cosa nuova per me. Da noi le città più ‘piccole’, dette ‘di ultima fascia’, possono contare anche 6 milioni di abitanti (più del doppio di quelli di Roma ndr)”.
“Ma ho tante altre buone ragioni per amare Treviso – conclude Cien – e una di queste è la presenza del fiume. La mia città natale è attraversata dal fiume Han, e quindi l’elemento dell’acqua mi fa sentire a casa”. E poi? “E poi c’è il tiramisù, un dolce che in Cina amiamo moltissimo e che è stata la prima parola Italiana che ho imparato molto prima di andare all’università”.
(Foto: Facebook).
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