La Sezione Polizia Stradale di Treviso, nelle prime ore della mattinata di ieri, martedì 23 giugno corrente anno nella mattinata odierna, ha dato esecuzione a numerosi provvedimenti di perquisizione e sequestro nella provincia di Treviso presso abitazioni private, studi di pratiche auto ed autorivendite, tutti riconducibili ad un gruppo criminale individuato e capeggiato da un veneziano residente nel trevigiano (C.M.), noto nel mondo del commercio di veicoli, e da una donna di nazionalita rumena (C.E.) ormai da anni residente nel nostro Paese e anch’ella operante nello stesso settore commerciale.
Le indagini condotte dalla Polizia Stradale, in stretta collaborazione con la Sezione antifrode e controlli dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Treviso, hanno permesso di scoprire che il 56enne veneziano e la 43enne rumena, attraverso due autorivendite della provincia di Treviso ed una fitta rete di collaboratori (12 le persone in tutto indagate), avrebbero acquistato in Germania presso concessionarie una sessantina di autovetture di lusso (tra cui marchi come Porsche, Maserati, Jaguar, Mercedes, Bmw, Audi, Alfa Romeo, ecc..) per un valore economico complessivo stimato in circa due milioni di euro.
Una volta acquistate le autovetture, attraverso una rete di collaboratori, tra cui la partecipazione di un’agenzia pratiche auto di Treviso e una di Palermo, queste venivano immatricolate in Italia mediante false fatture e false autocertificazioni presentate presso le Motorizzazioni Civili di Treviso, Palermo, Catanzaro e Roma a nome e per conto degli acquirenti finali, i quali risultavano aver acquistato in prima persona, in qualità di acquirenti privati, i veicoli omettendo il passaggio dalle autorivendite italiane importatrici reali.
Tale sistema avrebbe consentito al gruppo individuato di non assolvere il dovuto versamento dell’Iva sulle transazioni, ricaricandole successivamente, traendone un ulteriore ingiusto profitto, sulle fatture di vendita che venivano consegnate in mano agli acquirenti finali.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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