Confartigianato Imprese Marca Trevigiana accoglie con favore la proposta di questi giorni di rilanciare la sede del Tribunale di Bassano del Grappa quale strumento di giustizia per l’area che insiste sulla Pedemontana, intesa come territorio economicamente e socialmente omogeneo. È una risposta ai bisogni delle imprese in chiave di competitività. L’auspicio è che il Tribunale della Pedemontana riduca la durata inaccettabile dei procedimenti, soprattutto in sede civile, che condiziona negativamente la vita delle imprese.
Una proposta che Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, unitamente ad alcune consorelle, aveva avanzato nel lontano 2017, inoltrando una formale richiesta all’allora Ministro delle Giustizia Andrea Orlando, e che in queste ore è tornata di attualità.
Una giustizia rapida ed efficiente è una leva territoriale attrattiva, sia per richiamare investimenti che per consentire la partecipazione delle nostre imprese a contesti strutturati nei quali tale fattore è considerato un elemento chiave.
“La nostra provincia, che si caratterizza per una spiccata vocazione manifatturiera, non può permettersi il lusso di mancare opportunità di sviluppo e di vedersi esclusa da filiere del valore per carenze riconducibili a limiti strutturali – afferma Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana -. Appare in tal senso indifferibile la riapertura del dibattito parlamentare in relazione alla rivisitazione della geografia giudiziaria, che ha già mosso i primi passi in vista di una sintesi compiuta tra Province, Regione e Governo.
Riconosciamo al progetto, che opera a livello sovraprovinciale, un significativo valore strategico e confidiamo che non si traduca in una semplice redistribuzione di figure da una sede all’altra, bensì nel concreto inserimento di nuove risorse”.
Nel “Libro Bianco sulla Pedemontana Veneta”, Confartigianato Imprese Veneto ha evidenziato che “entro dieci minuti dalla nuova arteria SPV già ci sta il 23% della popolazione trevigiana, il 26% delle unità locali industria e servizi e il 28% dei loro addetti. Percentuali destinate ad aumentare in virtù della totale apertura dell’infrastruttura che catalizzerà nei nodi di svincolo nuovi insediamenti produttivi, logistici e di servizi”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it