Giornata nazionale della lettura, due libri per riscoprire la geografia e la “Belle époque” del cinema italiano: i consigli della Libreria Canova

Oggi, 24 marzo, si celebra la Giornata nazionale per la promozione della lettura
Oggi, 24 marzo, si celebra la Giornata nazionale per la promozione della lettura

Oggi, 24 marzo, si celebra la Giornata nazionale per la promozione della lettura istituita dall’allora Governo Berlusconi nel 2009 per sensibilizzare, in particolare le fasce più giovani della popolazione, sull’importanza della lettura. Proprio nei giorni scorsi a Palazzo Farnese in Roma si è tenuta la prima edizione del “Farnese à la page” una tavola rotonda fra professionisti dell’editoria alla quale ha partecipato anche Teresa Cremisi, presidente della casa editrice Adelphi.

In occasione dell’evento Cremisi, interrogata sullo “stato di salute” del libro, ha risposto in modo ottimistico. “Il libro non solo è in buona salute – ha detto – ma è un prodotto di prima necessità. L’industria del libro è un industria matura. Non si guadagna molto. Ma è un’industria a vita perenne. Eterna. Il libro non scomparirà mai. Dire che il libro scomparirà è come dire che un giorno potrebbe scomparire il cucchiaio”.

Guardando al nostro Paese, stando all’ultimo report dell’Istat (dicembre 2022) relativamente alla “Produzione e lettura di libri in Italia nel 2021″, il 40,8% delle persone dai 6 anni in su ha letto almeno un libro nell’ultimo anno per motivi non strettamente scolastici o professionali. I lettori giù assidui sono i giovani tra gli 11 e i 14 anni dove la percentuale di chi ha letto almeno un libro nell’ultimo anno sale al 54,7%.

L’abitudine di leggere, ci dice l’indagine Istat, è legata al livello di istruzione e al territorio in cui si vive dove incide la presenza o meno di biblioteche e librerie. Legge libri il 71,5% dei laureati, il 46,8% dei diplomati e solo il 26,3% di chi possiede al massimo la licenza elementare. Si legge di più nelle regioni del Centro-nord rispetto a quelle del Sud con un 48% di lettori contro il 29,5 dell’Italia meridionale (escluse le isole). Nel Nord-est, Veneto compreso, ha letto almeno un libro nell’ultimo anno il 46,3% della popolazione

Due libri per riscoprire la geografia e la “belle époque” del cinema italiano: i consigli della Libreria Canova di Treviso

In occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura condividiamo i consigli di Sara e Pieralberto, due giovani librai della Libreria Canova di Treviso che attingendo dagli scaffali della saggistica e della narrativa, hanno selezionato per noi delle curiose novità editoriali alla portata di tutti, da più ai meno avvezzi alla lettura.

In particolare Pieralberto ci suggerisce l’ultimo numero della collana de Il Post “Le cose spiegate bene” dal titolo “La Terra è rotonda”. “L’ho scelto perché parla di geografia – racconta – una materia talvolta un po’ bistrattata, che ora, complice il conflitto in Ucraina, gode di una certa popolarità nella sua accezione di ‘geopolitica’. Questo volume spiega in modo semplice e coerente concetti base della geografica fisica, dall’invenzione della latitudine e della longitudine, passando per la nascita delle grandi capitali spiegando perché alcune non hanno avuto successo come Brasilia, per esempio. Il libro fa poi chiarezza sul significato del concetto di geopolitica, ora utilizzato impropriamente come sinonimo di relazioni internazionali. È un libro ricco di curiosità che ci riferisca la memoria su cose apprese a scuola, dai nomi delle catene montuose, alle caratteristiche delle carte geografiche fino al racconto sui più importanti geografi del mondo”.

La collega di Pieralberto, Sara, ci consiglia invece una novità dagli scaffali della narrativa suggerendo “La bella confusione” di Francesco Piccolo (Einaudi, 2023), per tanti motivi. “La scrittura di Piccolo è fluida e scorrevole – spiega  – e poi in copertina c’è una splendida Claudia Cardinale che fin da subito ci fa intuire che il tema è il Cinema. Il libro ci fa fare un tuffo negli anni d’oro del cinema italiano, dominati dalle figure di Federico Fellini e Luchino Visconti quando il primo girava ‘Otto e mezzo’ e il secondo ‘Il Gattopardo’. Claudia Cardinale recitava in entrambi i film barcamenandosi fra un set e l’altro. Siamo nell’Italia negli anni Cinquanta-Sessanta, la cui società e i cui valori si ritrovano nelle pellicole dei due registi la cui rivalità scopriamo essere il frutto di una costruzione a tavolino. ‘La bella confusione’ è un libro che parla a tutti, tanto ai sognatori come Fellini quanto ai più razionali come Visconti”. 

(Foto e video: Qdpnews.it).
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