Il nuovo polo scolastico che comprende l’Istituto Negrelli – Forcellini a Feltre, anche detto del Boscariz, rappresenterà l’intervento più importante di tutta la Regione Veneto per volume coperto e per ricaduta sociale, tra quelli coperti dai finanziamenti del PNRR. Il progetto prevede quattro volumi indipendenti in vetro e legno, con una spaziosa agorà centrale e un’eventuale biblioteca openspace. La superficie totale, compresa la palestra, è di 7.200 metri quadri.
Demolizione a step
Attualmente gli stabili risalgono agli anni ’80 e ospitano 575 studenti: verranno demoliti a sezioni, così da consentire agli studenti di non doversi trasferire. Un tempo queste strutture contavano un numero molto maggiore di studenti, ragion per cui nella riconsiderazione del sito i progettisti hanno pensato di dimensionare gli spazi.
In un primo step verranno demoliti la palestra e il blocco laboratori; una volta finito il cantiere della nuova scuola si procederà con il secondo stralcio del progetto e quindi con la demolizione delle aule. Il costo totale dell’opera sarà di circa 17 milioni di euro.
Dal punto di vista energetico sarà una scuola a “consumo zero”, con un impianto fotovoltaico da circa 400 kilowatt. Secondo la descrizione del titolare di Settanta7, l’architetto Daniele Rangone, le strutture saranno composte da materiali preassemblati in modo da garantire il rispetto delle tempistiche ma anche con una qualità alta, anche nei termini della sostenibilità.
Gli autori del progetto
Proprio con questo intento, la squadra di progettisti che hanno portato il progetto all’ottenimento di questo ingente contributo rappresenta un insieme di diverse competenze e specializzazioni: oltre a Settanta7, gli autori del progetto sono Vanzega Architettura, Studio Perillo e Holzner & Bertagnolli Engineering.
«Il nuovo edificio si inserisce nel contesto della Valbelluna combinando innovazione tecnologica e linguaggio contemporaneo con i caratteri tipici del luogo. Dato l’ampio programma funzionale, si è voluto ricreare l’immagine di un piccolo borgo vallivo integrato nel paesaggio, costituito da quattro volumi tematici: le aule e i laboratori ordinati, le officine, la mensa e auditorium, e la palestra CONI aperta anche in orario extra-scolastico» hanno spiegato i progettisti alla conferenza stampa di oggi, mercoledì, a Palazzo Piloni a Belluno.
Il cronoprogramma, ora, prevede l’assegnazione del gruppo di progettazione entro aprile, per poi procedere entro l’estate a bandire una gara d’appalto.
30 milioni di contributi PNRR (finora) per la Provincia
«Grazie al grande impegno della nostra struttura abbiamo partecipato a diversi bandi e intercettato quasi 30 milioni di euro di finanziamenti – ha detto il presidente della Provincia Padrin -. La stagione che ci apprestiamo ad affrontare sarà impegnativa, ma anche avvincente. E il Negrelli la rappresenta in pieno. L’obiettivo è lasciare in eredità al territorio strutture che siano davvero un fiore all’occhiello per ragazzi e insegnanti, luoghi di formazione e apprendimento, ma anche servizi a un territorio che deve guardare alla specificità montana non come un limite, bensì come un’occasione».
In effetti, quest’anno la Provincia di Belluno ha previsto ed è riuscita a ottenere un considerevole numero di contributi PNRR, che ha concentrato specialmente nella zona del Feltrino, dove vari edifici scolastici necessitano di un percorso di riqualificazione urgente.
A intercettare, e in altri casi attendere, questi finanziamenti saranno per esempio la mensa dell’Istituto Agrario A. Della Lucia, la palestra dell’Istituto A. Colotti, ma anche l’Istituto U. Follador a Falcade, il Tiziano di Belluno per quanto riguarda l’adeguamento sismico, il G. Segato e l’E. Fermi di Pieve di Cadore, progetto che vede il trasferimento della scuola ottica (attualmente in via Belvedere) negli spazi del Liceo Scientifico.
(Foto: Provincia di Belluno – Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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