Da qualche giorno sono iniziati i lavori del secondo lotto che interessa la struttura Area Pace a Orsago, l’immobile che attualmente ospita la biblioteca civica.
Il sindaco Fabio Collot auspica che l’Area Pace, assieme al Centro Anziani e alla sala don Antonio Possamai, possa diventare un punto di riferimento per l’aggregazione e le attività socio culturali sia per gli orsaghesi che per quanti vivono nei comuni limitrofi.
“Delle due sale del sottotetto, la più grande – ha spiegato il primo cittadino – è stata pensata per poter realizzare delle mostre di vario genere, la più piccola (capienza 50 posti a sedere) ben si adatta a poter svolgere delle conferenze, delle presentazioni di libri e/o delle prolusioni alle mostre di pittori, di scultori e molto altro. Nell’insieme la struttura è a disposizione delle associazioni e delle varie espressioni culturali che operano nel nostro territorio. Mi auguro che anche artisti da fuori Orsago ne possano usufruire”.
“Il secondo lotto costa 200 mila euro. L’amministrazione comunale – ha affermato il vice sindaco e assessore al bilancio, Franco Minet – ha contratto un mutuo di 160 mila euro e può disporre, per i rimanenti 40 mila, di risorse proprie dell’ente locale per far fronte a questa spesa”.
In queste settimane si sta realizzando il primo stralcio dei due previsti, che dovrebbe essere portato a compimento per la prima decina di luglio, mentre l’intero ammodernamento previsto in questa fase potrebbe essere ultimato per il prossimo settembre.
Progettista della ristrutturazione dell’Area Pace e quindi anche di questo secondo lotto è l’architetto Flavio Franco di Vittorio Veneto, stimato professionista morto 67enne a inizio anno, molto apprezzato e protagonista attivo della vita sociale e politica del vittoriese. Per la direzione dei lavori gli è subentrato l’architetto Marcello de Cumis, responsabile dei Lavori Pubblici del comune di Orsago, che continuerà a realizzare la filosofia progettuale che aveva pianificato il suo predecessore.
Con questo secondo lotto si andranno a completare gli ammodernamenti esterni e gli impianti elettrici, idrici e termici del primo e del secondo piano. Merita soffermarsi sull’installazione delle scale esterne di emergenza e dell’ascensore, che si stanno sistemando nella parte posteriore, che collegano tutti i piani dell’edificio pubblico.
Le scale esterne sono richieste quando si ha una struttura con più piani per poter evacuare in tempi brevi qualora si dovessero verificare delle emergenze, una fra queste potrebbe essere il propagarsi di un incendio.
L’ascensore è utilizzabile da tutti ma, in particolare, è necessario per consentire ai disabili e a chi ha una ridotta mobilità di poter accedere ai piani. “Con l’ascensore – ha sottolineato il primo cittadino – anche il soppalco della biblioteca civica sarà fruibile da persone disabili”.
Restando alla parte esterna, si andranno a sistemare le vetrate degli ingressi, principale e posteriore, con relativi parapetti per le scale sul lato verso via Partigiani, che, fra l’altro, consentiranno di nascondere gli impianti esterni fissati sui muri della facciata principale.
Nella parte mancante del primo piano e di tutto il secondo piano verranno completate le opere di finitura di parte del primo piano e del sottotetto.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
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