Nessun malato Covid nelle terapie intensive del Veneto. Zaia sulle elezioni: “Un pasticcio per non votare”

Oggi, martedì 9 giugno 2020, non si registrano più malati Covid nelle terapie intensive della Regione Veneto come si evince dal nuovo bollettino giornaliero: 762.098 tamponi (11.850 tamponi processati nelle ultime 24 ore), 19.191 positivi (4 in più di ieri), 858 persone in isolamento (162 persone in meno anche nelle ultime 24 ore), 305 ricoverati (14 in meno di ieri e 77 positivi su 305), 15 terapie intensive (non ci sono più malati Covid nelle terapie intensive), 1.961 morti in totale (6 in più di ieri e 1.404 morti in ospedale) e 3.459 dimessi (12 in più di ieri).

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel commentare il dato sull’assenza di malati Covid nelle terapie intensive del Veneto, ha precisato che, finchè ci sono positivi, il virus è ancora in circolazione.

L’invito è quello di utilizzare ancora le mascherine nelle occasioni di assembramento all’aperto e nei luoghi chiusi.

Ieri c’è stato l’incontro in videoconferenza con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per parlare del tema dei poli fieristici. La Fiera di Verona, secondo gli ultimi dati, ha perso il 60% del fatturato annuale (65 milioni di fatturato perso e, se consideriamo anche l’indotto, si parla di circa 700 milioni di euro di affari che sono venuti meno).

Se non si potrà riaprire presto, a fine anno la perdita potrebbe arrivare al 90% ed è grande la preoccupazione delle autorità venete per questo settore per il quale si sta pensando a un intervento economico e a un piano industriale per aiutare il comparto a ripartire.

Firmato dal governatore della Regione Veneto lo stato di crisi per i danni da maltempo degli ultimi giorni, con nuovi episodi anche nelle ultime ore.

Sul tema delle elezioni il governatore Zaia ha spiegato che l’emendamento di Forza Italia ha tolto la finestra per andare a votare prima.

“La finestra del governo andava dal 6 settembre – spiega Zaia – e Forza Italia ha presentato un emendamento per fare in modo che non si voti prima del 15 ma così vuol dire che, come minimo, si potrà andare a votare il 20. Da come la leggo io, chi ha proposto e votato l’emendamento aveva la preoccupazione che le Regioni facessero un blitz convocando le urne il 6 di settembre. C’è stata tolta anche questa possibilità per evitare la totale autonomia alle Regioni e questo non è un bel segnale”.

“Io non sono assolutamente d’accordo sulla soluzione che il Parlamento ha proposto – aggiunge – Vi ricordo che c’è sempre un dubbio dietro l’angolo: la finestra inizia dal 20 di settembre e finisce il 15 di dicembre ma non è ancora stata fissata la data delle elezioni. Forza Italia mi ha evitato sapientemente di convocarle il 6 o il 13 perché la finestra iniziava dal 6 settembre al 15 dicembre. Ad oggi non so se ci confermano la prima data utile che è il 20. Vi giro la domanda che mi pongo personalmente: apriamo le scuole per richiuderle una settimana? Le apro dopo il 20 per riaprirle ad ottobre, dopo sei mesi di chiusura delle scuole? È un mega pasticcio fare così tardi le elezioni. Se le avessimo fatte a luglio non ci sarebbe stato nessun problema (così anche per il 6 settembre senza problemi per le scuole)”.

Zaia ha ricordato anche la questione della sanificazione e la possibilità di usare palestre o altre strutture per i seggi, sottolineando come questa non sia una grande programmazione ma un pasticcio dettato dalla “volontà di non andare a votare”.

“A me non sembra normale – conclude Zaia – che a luglio avremo le spiagge piene, tutto che funziona, teatri, cinema, discoteche e ristoranti aperti e ci dicono che non possiamo andare a votare. La domanda che faccio pubblicamente è questa: quando si andrà a votare? Qualcuno ce lo vuol dire? Magari non i sottosegretari: ce lo dica direttamente il Presidente del Consiglio perché abbiamo già visto le dichiarazioni dei sottosegretari quanto durano”.

Il presidente della Regione Veneto ha commentato anche la notizia del passo indietro della Grecia che ha riaperto all’Italia senza nessuna discriminazione per chi proviene da una determinata Regione.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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