A quattro giorni dalla tragedia di Gorgo al Monticano in cui hanno perso la vita le due amiche Barbara Brotto ed Eralda Spahillari, le comunità di Oderzo e Ponte di Piave continuano a stringersi attorno alle famiglie delle due giovani.
Lunedì il sindaco di Ponte di Piave Paola Roma si è recata a casa dei genitori di Eralda Spahillari: “Ho portato loro la vicinanza di tutta la comunità – spiega il primo cittadino – siamo disponibili ad aiutare la famiglia in qualsiasi modo loro vogliano”.
A preoccupare sono anche le conseguenze psicologiche che questo lutto potrà avere sui genitori e sui due fratellini di Eralda: “Se vorranno offriremo loro tutto il supporto psicologico necessario – conclude Roma – oltre all’aiuto per fare le carte e gestire tutta la parte burocratica”.
Da quella drammatica notte tra sabato e domenica la famiglia si è chiusa nel silenzio: “La mamma non se la sente di parlare – aveva spiegato uno zio domenica mattina – è una tragedia terribile”.
Anche don Angelo Pavan, parroco di Rustignè, la frazione di Oderzo dove Barbara viveva assieme alla mamma, si è recato a casa della donna: “Non ci sono parole per descrivere il suo stato d’animo – ha dichiarato il sacerdote all’Ansa -; per questi ragazzi non possiamo che pregare”.
Nel frattempo le salme delle due giovani sono ancora nell’obitorio dell’ospedale di Oderzo a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Quando sarà concesso il nullaosta verranno fissate le date dei funerali.
Ancora in gravi condizioni il fidanzato di Eralda che era alla guida della Bmw 420 e che dopo lo schianto avvenuto a folle velocità – probabilmente mentre il giovane stava effettuando il sorpasso della Polo di altri quattro amici – è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso. La sua prognosi rimane riservata. Sembrano invece migliorare lentamente le condizione del quarto giovane a bordo del mezzo.
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