Un giovane uomo, marito, padre e amico: in molti oggi lunedì pomeriggio nella chiesa arcipretale del paese hanno voluto dare l’ultimo saluto a Paolo Dal Cin, il programmatore informatico 41enne di Sarmede deceduto martedì scorso a seguito dell’incidente stradale avvenuto il 9 febbraio a Cappella Maggiore.
Sono stati gli amici a portare la bara decorata con fiori bianchi e blu nella chiesa, gremita sia all’interno che all’esterno. Un’intera comunità stretta alla moglie Lisa, al figlio Samuele, alla mamma Maria e ai tanti familiari. Presente anche il sindaco Larry Pizzol.
“Abbiamo bisogno di riscoprire il valore prezioso della comunità – ha detto nell’omelia il parroco -. In questo momento ciò che solleva il morale sono le tante testimonianze dell’affetto che dimostrate. Un segno contro l’indifferenza che colpisce spesso la nostra società. La vostra presenza è un segno che si può andare oltre l’indifferenza, si possono costruire relazioni. Dobbiamo farci forza a vicenda, insieme.
Come uomo sono spaesato, sbigottito quanto voi. Come sacerdote cerco di non fermarmi solo di fronte ad una vita spezzata. In questi momenti si cerca di raschiare il barile per ritrovare la fede. Cosa dire? Cosa fare? Un silenzio, questo, che parla con dolore e lacrime, non serve dire niente. Paolo ha vissuto con generosità, amore e passione” la conclusione del parroco.
Terminata la messa, per voce del sacerdote i familiari hanno voluto ringraziare tutti i presenti per la vicinanza durante i venti giorni di agonia in ospedale e i successivi, quelli del lutto.
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