Il regista coneglianese Massimo Prezzavento racconta la quarantena e la riscoperta della città in due nuovi corti

Massimo Prezzavento, giovane regista coneglianese che si era già fatto notare con il cortometraggio “Mark” (vedi link), ha recentemente prodotto due nuovi corti ispirati ai tempi che stiamo vivendo, quelli del lockdown e della successiva rinascita delle città.

“Dio”, questo il titolo del primo cortometraggio, è attualmente in lizza per il concorso social Tagliacorto, che premia cortometraggi di cinque minuti girati in meno di 80 ore. Il lavoro vede il regista collaborare di nuovo con l’attore Andrea Mazzalini, già visto in Mark.

“A differenza degli altri cortometraggi che ho girato, che sono più istintivi, questo è stato strutturato e studiato, e ognuno può trovarci un significato diverso, tanto che man mano che lo riguardo lo capisco più profondamente”, racconta Prezzavento, che comunque indica una chiave di lettura importante per il lavoro.

Dio

“C’è un uomo raccontato in un periodo di due mesi della sua vita, è solo con i suoi quadri e si rifugia nel dipingere, nello scrivere, nel guardare dei film, il fatto che parli con qualcuno chiamato Dio è sintomo della sua follia, come in Shining di Kubrick è un’allucinazione”, spiega il giovane regista, alludendo a una follia a cui il protagonista “è stato spinto dalla solitudine”.

È un’esagerazione della quarantena, in cui si vede un personaggio che guarda film comici ma riesce a vederci solo cose negative, violente, tristi, perché non sa fare altro”, conclude il regista, che aggiunge un particolare sulla genesi del corto: “La voce narrante recita parole del regista Orazio Costa che mi aveva inviato tempo fa Andrea Mazzalini, le tenevo per un’occasione speciale e l’ho trovata alla fine”.

Il secondo corto è “Coney Allen”, e racconta l’altra faccia della medaglia della pandemia, quella della libertà ritrovata e della riscoperta della bellezza delle nostre città: Conegliano è vista nella sua nuova quotidianità, cercando i suoi scorci più suggestivi sulle note di “Si Tu Vois Ma Mère” del jazzista americano Sidney Bechet.

“Volevo fare una serie di riprese random ispirandomi a Woody Allen, in particolare alla prima scena di Midnight in Paris da cui ho ripreso la musica” racconta il regista, che spiega come il corto sia nato in piena libertà e per puro divertimento: “L’ho girato e montato in due giorni per vederlo subito”.

Si può vedere e votare il corto Dio sulla pagina facebook del concorso a questo indirizzo (link), mentre Coney Allen è visibile sulla pagina youtube del regista a questo indirizzo (link).

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Per concessione di Massimo Prezzavento).
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