Veneto, oltre 100 milioni di euro di danni al trasporto pubblico locale per l’emergenza Covid-19

Il Veneto non ha eliminato le mascherine”: queste le parole del governatore Luca Zaia che ha precisato che da domani, lunedì 1° giugno 2020, la mascherina andrà utilizzata nei luoghi chiusi e nei luoghi aperti dove non ci sarà la possibilità di avere il distanziamento sociale (per esempio la coda davanti al supermercato).

Si potrà quindi andare a camminare senza mascherina prestando attenzione agli assembramenti e, per quanto riguarda gli spostamenti, il presidente della Regione Veneto ha ribadito che sarà obbligatorio portare la mascherina se in auto si trovano persone che non fanno parte dello stesso nucleo familiare (familiari conviventi).

Il Veneto sta preparando le linee guida per le discoteche e sono pronte le linee guida per teatri, cinema, case da gioco e casinò.

Dal 3 giugno, in attesa di un provvedimento nazionale, non dovrebbe esserci più il limite del confine regionale per gli spostamenti: sarà quindi necessario un dpcm che interrompa il blocco.

Sul tema dei confini tra nazioni europee, Zaia ha definito l’approccio europeo “imbarazzante e a macchia di leopardo”.

“Spero che a livello europeo si adotti una modalità che sia unica – ha dichiarato il governatore della Regione Veneto – È anche vero che la raccolta di dati non è uniforme rispetto a tutti i Paesi europei perché, se tutti avessero raccolto i dati come li abbiamo raccolti noi in Italia, oggettivamente ci metteremmo poco. Auspico che si possa pensare ad un’apertura in sicurezza dal 3 giugno”.

Aggiunti tre treni regionali straordinari nella tratta Verona-Venezia e due treni straordinari sulla Castelfranco Veneto-Venezia più dieci pullman: in ogni caso i treni sono sempre pieni perché c’è la riduzione al 50% dei posti.

Dalla prossima settimana, inoltre, ci saranno anche i treni per la tratta che va a Bologna e per quella di Trieste.

Zaia non ha nascosto di essere molto preoccupato perché Trenitalia sembra che abbia messo in discussione gli investimenti concordati sull’acquisto di materiale rotabile.

“Ho scritto al Presidente del Consiglio Conte, al ministro De Micheli e per conoscenza a tutti i parlamentari del Veneto – ha spiegato Zaia – per dire che noi sulla partita del trasporto pubblico locale siamo fuori con oltre 100 milioni di euro proprio in virtù del fatto che questo è uno dei danni che questa emergenza ha creato”.

Preoccupazione anche per il problema dei trasporti legato alla possibile ripresa delle lezioni nelle scuole dal mese di settembre.

Presto la Regione Veneto presenterà un nuovo piano sanitario nel quale spiegherà la sua strategia in caso di reinfezione nel periodo autunnale (ospedali come quello di Valdobbiadene, ripristinati in tempi record per venire in soccorso alla sanità veneta, saranno pronti a dare il loro contributo in caso di un nuovo impatto pesante del virus).

Il Veneto è a disposizione della comunità greca per fornire tutta la documentazione sanitaria sull’emergenza Coronavirus. Zaia, deluso dal comportamento delle autorità greche che avevano avuto un atteggiamento di chiusura per l’Italia e per il Veneto, ha dichiarato: “Noi non siamo degli appestati”.

Questi i dati del bollettino di oggi, domenica 31 maggio 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 670.088 tamponi (10 mila in più di ieri), 19.152 positivi (6 in più di ieri), 1.594 persone in isolamento (133 persone uscite dall’isolamento nelle ultime 24 ore), 385 ricoverati (uno in più di ieri), 29 terapie intensive (una in meno di ieri e solo 6 positivi su 29), 1.918 morti in totale (2 in più di ieri e 1.377 morti in ospedale), 3.377 dimessi (3 in più di ieri) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 84.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts