L’amministrazione comunale di Pieve di Soligo lo aveva annunciato qualche mese fa: il ponte di via Piave a Barbisano verrà chiuso dal prossimo 3 giugno 2020 per effettuare dei lavori di messa in sicurezza del manufatto.
Lo scorso gennaio 2020, Mom (Mobilità di Marca) aveva anticipato che gli autobus, viste le criticità del ponte, non sarebbero più passati per Barbisano ed era stato previsto il divieto di transito per mezzi superiori alle 10 tonnellate dopo la perizia statica sul manufatto che, anche se la parte centrale si presenta in buone condizioni, aveva individuato delle difficoltà per le spallette laterali e dei problemi al guardrail che non respingerebbe adeguatamente le automobili in caso di scontro.
Per permettere alle corriere di transitare, si era deciso di istituire il senso unico alternato regolato da semaforo, facendole passare nella parte centrale della carreggiata senza gravare sulle ali esterne.
In accordo con il Comune di Sernaglia della Battaglia e con la Mom, il Comune di Pieve di Soligo aveva escluso la chiusura della tratta di Barbisano all’ingresso delle corriere ma si trattava solo di una situazione provvisoria in attesa dei lavori che sarebbero dovuti iniziare questa primavera.
“Purtroppo la chiusura del ponte di via Piave a Barbisano – ha spiegato Giuseppe Negri, assessore ai lavori pubblici del Comune di Pieve di Soligo – arriva in un periodo difficile dopo il lockdown e la chiusura forzata per tante attività commerciali. Stiamo valutando delle forme di ristoro per il disagio che si potrà creare ma si tratta di lavori programmati prima dell’inizio della pandemia per i quali sono arrivati dei finanziamenti pubblici che sono già in scadenza”.
“Ad essere penalizzata sarà la direttrice verso Treviso – conclude l’assessore – e l’alternativa per chi abita in centro a Barbisano sarà quella di passare per Pieve di Soligo o di prendere la direzione per Collalto. Un’apposita segnaletica aiuterà gli automobilisti ad orientarsi quando inizieranno i lavori”.
Le attività commerciali di Barbisano, che avevano appena iniziato a riprendere i loro ritmi dopo la chiusura forzata per l’emergenza Coronavirus, sperano che questa chiusura non penalizzi ulteriormente la loro situazione che ha visto già un calo importante del fatturato e una vera e propria rivoluzione per adeguare i locali alle misure necessarie al contrasto alla diffusione del Coronavirus.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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