Palestre, via alla riapertura: un ritorno al passato tra rispetto delle norme e una maggiore attenzione all’igiene

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Dopo molta attesa anche le palestre riaprono i battenti. Dopo mesi di dirette sui social e di consulenze a distanza con i personal trainer, molte persone potranno tornare in sala pesi e nelle sale fitness rispettando le nuove linee guide, necessarie alla prevenzione del contagio da Covid-19.

Un ritorno alla normalità o quasi per molte palestre dell’Alta Marca Trevigiana. Sono diverse le date di apertura di alcune strutture, c’è chi ha già aperto, chi aprirà lunedì 25 maggio e chi invece aspetterà i primi di giugno. 

Ma qual è lo stato d’animo generale di alcuni gestori? “Direi positivo – afferma Antonio della palestra Nathan Lab di Vittorio Veneto – abbiamo riscontrato nell’apertura un’ottima risposta da parte della clientela per quanto riguarda il rispetto delle linee guida. Sono rimasto sorpreso“.

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Positività legata a un nuovo modo nuovo di approcciarsi agli allenamenti: “La nostra palestra ora è strutturata in diversi step – continua Antonio – dalla pulizia delle scarpe, alla misurazione della temperatura corporea per una maggior sicurezza fino alla spiegazione delle nuove regole da tenere all’interno della struttura e al monitoraggio delle attività interne degli utenti da parte del nostro staff“.

Per quanto riguarda l’utilizzo degli attrezzi all’interno delle palestre è risaputo che la distanza da mantenere tra una persona e l’altra è di 2 metri, c’è chi adopera modi diversi ma pur sempre rispettando le norme di sicurezza, senza intaccare le attività: “Abbiamo dovuto spostare dei macchinari per seguire le disposizioni – spiega Dario di B – Club di Valdobbiadene – una volta terminate le attività gli attrezzi verranno disinfettati e a fine turno dovrà essere fatta una sanificazione”.

A livello di tempistiche invece abbiamo predisposto dei turni di 50 minuti – continua Dario – in modo tale da avere blocchetti di persone e una regolare schedature delle persone che vengono in palestra, per sapere chi poi è già stato qui e ovviamente per evitare un sovraffollamento“.

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Ma ora si arriva all’altra faccia della medaglia, se da una parte si riparte con positività dopo mesi di lockdown e di blocco totale, restano concreti i dubbi sulla stabilità economica e sulla riduzione inevitabile della clientela: “I costi sono del 30% in più – sottolinea sempre Dario – e con un’affluenza del 70% in meno sarà dura, speriamo che gradualmente possa tornare tutto alla normalità”.

Sulla stessa linea d’onda Nicholas della palestra New Ventura di Pieve di Soligo: “Per tornare pian piano alla normalità è necessario ripartire seguendo le norme. Non è una riapertura per noi, ma un nuovo inizio. Ripartiamo con entusiasmo”.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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