Scontro a distanza sull’Imu. Bortoluzzi: “Aliquota minima e poi azzerata”. Chies: “Solo con la copertura dello Stato”

In vista del prossimo consiglio comunale di Conegliano, previsto per giovedì 21 maggio (qui l’articolo), maggioranza e opposizione hanno iniziato a dibattere su quello che sarà uno degli argomenti principali in discussione, l’approvazione del regolamento Imu per l’anno 2020.

In un momento in cui il comune è impegnato su due fronti opposti, da una parte far quadrare il bilancio in seguito alle minori entrate causate dalla quarantena e dall’altra studiare misure di sostegno a famiglie e attività colpite dalla crisi, l’imposta comunale torna oggetto di dibattito proprio perché la rimodulazione dell’aliquota può diventare uno strumento di azione amministrativa in una delle due direzioni.

La proposta di deliberazione presentata dall’amministrazione prevede un’aliquota del 1,05%, ad un passo dal 1,06% fissato dalla legge come massimo, per tutti gli immobili produttivi classificati nel gruppo catastale D e per tutti gli altri immobili non classificati.

Un’area ampia, che include negozi, botteghe, laboratori artigianali, alberghi, teatri, cinema e uffici privati, casi per cui il PD propone, attraverso un emendamento del capogruppo Alessandro Bortoluzzi (nella foto), un’aliquota agevolata fissata al minimo previsto dalla legge, lo 0,86%.

Una prima riduzione significativa dell’imposta, nell’attesa di poter reperire le risorse per una manovra ancora più incisiva, come l’azzeramento” – spiega Bortoluzzi, chiedendo al sindaco di raccogliere la proposta come atto concreto di sostegno alle attività commerciali e produttive della città.

Un altro emendamento, presentato dal consigliere democratico Italo Rebuli, vuole invece facilitare il versamento dell’imposta e il monitoraggio dello stesso inviando direttamente a casa del contribuente le cartelle precompilate con “appositi prospetti riassuntivi del tributo che risulta dovuto sulla base dei dati desunti dalle dichiarazioni pervenute e delle rendite catastali degli immobili soggetti”.

Sulla proposta di Bortoluzzi dell’aliquota agevolata è arrivata presto la replica del sindaco Fabio Chies, che bolla l’emendamento come propaganda e spiega che l’operazione comporterebbe un costo per il comune che l’amministrazione attualmente ha deciso di spendere altrove.

“Tutto ciò che abbiamo a bilancio come amministrazione lo metteremo a disposizione di chi non riesce a mantenere la propria famiglia, oggi è questa la priorità” – spiega Chies, sottolineando come il taglio dell’imposta non possa essere a carico dell’ente locale: “Se arriva la copertura dello Stato l’Imu la togliamo”.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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