Ad Asolo ogni frazione ha la sua festa: i comitati e le associazioni, in primis i gruppi degli alpini, di Pagnano, di Villa, di Casella e persino del centro storico hanno dovuto affrontare in questi giorni il rischio di dover scegliere nell’organizzare o meno il loro evento.
Il lockdown non ha risparmiato nessuna manifestazione primaverile, ma l’incertezza su un presunto ritorno del Covid-19 a settembre non rende semplici le scelte degli organizzatori.
Prima tra tutti l’edizione della trentatreesima edizione di Villa d’ Asolo in festa, che secondo il calendario avrebbe avuto luogo dall’11 al 20 settembre, quest’anno è stata annullata.
La sagra di paese aveva una grande partecipazione anche dai comuni vicini, anche per via della sua storicità: anche se l’evento ha trentatré anni, la festa di Villa d’Asolo ha origine cent’anni fa.
Centinaia di volontari prendevano servizio per preparare e servire altrettanti pasti ogni sera, premiando e promuovendo solo i prodotti dei dintorni.
Il commento di Giordano Vendrasco, capogruppo del comitato che organizzava l’evento, spiega che oltre a preservare la salute dei partecipanti, l’annullamento della festa ha un altro nobile scopo, ovvero quello di dare ai ristoranti e ai locali la possibilità di lavorare anche in quei giorni, in cui i cittadini prediligevano partecipare alla sagra.
“Prima di tutto e prima di ogni altra cosa viene la salute dei nostri ospiti, e di tutto lo staff dei volontari, è il pensiero univoco del comitato organizzatore, consapevole che non ci sono ancora le condizioni di sicurezza in manifestazioni che vedono la presenza di tante persone come in una festa popolare” afferma il capogruppo.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Villa d’Asolo in Festa).
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